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Duro colpo al clan dei Casamonica, i carabinieri arrestano 22 persone

Vasta operazione dei carabinieri di Roma Casilina: in manette ventidue persone, tra cui appartenenti al clan dei Casamonica che gestivano il gruppo: dopo un anno di indagini, gli inquirenti, hanno scoperto l’esistenza di una associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Giro d’affari di oltre centomila euro al mese.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Vasta operazione delle forze dell'ordine all'alba di questa mattina. A finire in manette ventidue persone, ventuno delle quali tradotte in carcere ed una portata agli arresti domiciliari, tra le quali persone appartenenti alla famiglia dei Casamonica. L'operazione è stata eseguita dai carabinieri della compagnia di Roma Casilina, che alle prime luci dell'alba hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. L'operazione è stata eseguita non solo a Roma, ma anche in altre città della penisola come Foggia, Voghera (Pavia), Paola (Cosenza), Nuoro e Tornimparte (L'Aquila).

Le misure cautelari sono scattate al termine di una delicata indagine dei carabinieri partita nel gennaio 2017 e che ha permesso di scoprire l'esistenza di un'associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il gruppo aveva una struttura di connotazione familiare, ed operava in primis in piazze di spaccio a via del Quadraro e Porta Furba a Roma, ritenuti dagli inquirenti due nodi cruciali sia per lo smistamento della droga, in primis cocaina, sia per il traffico di sostanze stupefacenti. Entrambi, secondo gli inquirenti, sarebbero gestiti dai Casamonica, come emerso anche dalla presenza ai vertici del gruppo di capi riconducibili alla famiglia che ormai da anni, stanziatasi soprattutto nell'area dei Castelli Romani e del litorale laziale, gestisce diversi traffici illeciti nella Capitale. Il giro d'affari stimato dalle forze dell'ordine dalle solo due piazze di spaccio di via del Quadraro e Porta Furba è ritenuto essere superiore ai centomila euro al mese. Ventuno dei ventidue arrestati, tutti italiani, sono stati portati in carcere dopo le formalità di rito, mentre uno solo è stato invece assegnato al regime dei domiciliari.

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