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Duplice omicidio all’Inps, il racconto choc: “Volevo solo spaventarli”

Mauro Micucci, in carcere per aver ucciso la moglie e il presunto amante di lei a Roma, avrebbe detto di aver capito tutto della loro relazione clandestina quando li ha visti in ascensore. Nei giorni precedenti al delitto aveva scritto su Facebook messaggi nei quali prometteva vendetta.
A cura di S. P.
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“Non ero tornato in ufficio per ucciderli, volevo solo discutere con loro, magari spaventarli. Volevo coglierli sul fatto, così non mi avrebbero più potuto dire che erano solo amici. Ma quando li ho visti insieme, e ho avuto la conferma dei miei sospetti, non ci ho visto più: ho tirato fuori il coltello e ho ucciso prima lui e poi lei”: queste le parole che avrebbe pronunciato Mario Micucci – arrestato con l’accusa del duplice omicidio compiuto venerdì scorso all’Inps di Cinecittà, a Roma – ai carabinieri e al pm che lo stavano interrogando. Come scrive il Corriere della Sera, la confessione choc di Micucci è arrivata ore dopo l’omicidio della moglie Daniela Nenni, sua collega all’Inps, e l’elettricista Alessandro Santoni, col quale la donna avrebbe avuto una relazione clandestina, almeno stando al racconto dell’uomo.

Le minacce dell’omicida su Facebook – “Sapevo che mi tradiva e sono andato spesso dal suo amante per dirgli di lasciarla in pace, ma lui non ha mai voluto ascoltarmi”, avrebbe detto Micucci ai carabinieri. L’uomo ha ucciso la moglie e l’amante colpendoli almeno 30 volte con un pugnale che aveva portato con sé. Su Facebook aveva scritto diversi messaggi nei giorni precedenti al delitto nei quali prometteva vendetta contro qualcuno. Il suo sarebbe stato dunque un delitto studiato e covato da tempo. Dai riscontri dei carabinieri sarebbe anche emerso che in passato Micucci aveva affrontato la moglie accusandola di tradirlo. A quanto pare l’omicida e la donna vivevano da tempo da separati in casa.

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