Due detenuti evasi dal carcere di Rebibbia: si sono calati con una corda
Due detenuti sono evasi stamattina dal carcere di Rebibbia a Roma. A darne notizia il sindacato di polizia penitenziaria Sappe. L'evasione è avvenuta intorno alle ore 11.50 di oggi, mercoledì 3 giugno. Si tratta di due uomini di 46 e 40 anni, rispettivamente un cittadino croato e un italiano originario di Olbia, in Sardegna. Il sindacato ha spiegato che "sono fuggiti dopo avere scavalcato il muro di cinta, servendosi di una manichetta dell’acqua". Ad agevolare la fuga "il probabile mancato funzionamento del sistema anti-scavalcamento e l'assenza delle sentinelle della polizia penitenziaria sul muro di cinta". Il sindacato aveva già denunciato in passato la carenza di personale all'interno dell'istituto penitenziario. "Un fatto grave, dopo gli allarmi lanciati – ha detto Donato Capece, segretario generale del sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe – Questa evasione è la conseguenza dello smantellamento delle politiche di sicurezza dei penitenziari e delle carenze di organico della polizia penitenziaria, che conta 7mila agenti in meno. Le forze dell'ordine li stanno cercando, al momento nei campi rom di via Salviati e di via di Salone.
Una settimana fa l'allarme del sindacato
Il sindacato aveva lanciato l'allarme la scorsa settimana, con una nota indirizzata ai vertici dell’Amministrazione penitenziaria nazionale e del Lazio, mettendo nero su bianco la carenza di personale nel carcere di Rebibbia, chiedendo ai vertici del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, di assegnare almeno dieci unità del ruolo agenti-assistenti. “Il Decreto ministeriale del 2 ottobre 2017 indica per la casa di reclusione di Roma, una dotazione organica di 196 agenti, a fronte di una presenza effettiva complessiva nei diversi ruoli di 150 unità, 46 poliziotti in meno, con una carenza che supera il 25% del numero previsto. Sui 150 poliziotti in servizio, 81 hanno più di 50 anni (con diritto ad essere esonerati dai turni notturni e da servizi particolarmente gravosi), 37 sono fruitori di permessi legge 104/92 e circa 10 andranno in quiescenza durante l’anno in corso”.