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Due detenuti evadono dal carcere di Civitavecchia: ricerche in corso

Due detenuti albanesi sono evasi dal carcere di Civitavecchia. I due sarebbero riusciti a scavalcare prima la recinzione di un cortile e poi il muro di cinta. Immediato l’allarme e le ricerche, a cui partecipa anche un elicottero.
A cura di Francesco Loiacono
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Due detenuti sono evasi quest'oggi dal carcere di Civitavecchia, in provincia di Roma. La notizia è stata comunicata dal segretario del sindacato Uilpa, Angelo Urso. Secondo quanto reso noto finora, i due detenuti, entrambi di nazionalità albanese, avrebbero scavalcato le recinzioni che delimitano i cortili di passeggio che si trovano nel cosiddetto "nuovo complesso" della casa circondariale. Da lì poi si sarebbero arrampicati sul muro di cinta, riuscendo a fuggire.

In corso le ricerche: in volo anche un elicottero

Gli allarmi anti scavalcamento sono subito entrati in funzione, facendo scattare le ricerche. Al momento gli uomini della polizia penitenziaria stanno battendo le zone che circondano il carcere, in quanto i due evasi non dovrebbero essere riusciti a coprire grandi distanze. Alle ricerche partecipa anche un elicottero della polizia. Non si sa ancora, al momento, per quale reato fossero reclusi i due detenuti evasi.

Il precedente: l'evasione da film da Rebibbia

Risale al 27 ottobre del 2016 l'ultima eclatante evasione da un carcere laziale. Tre detenuti, anche in questo caso albanesi, riuscirono a scappare dal penitenziario di Rebibbia calandosi dalle finestre con delle lenzuola annodate, dopo aver segato le sbarre. Si tratta di Mikel Hasanbelli, 38 anni, in carcere per sfruttamento della prostituzione e traffico di droga, del 40enne Ilir Pere condannato per traffico di droga e armi e per tentato omicidio e del 35enne Basho Tesi, all'ergastolo per omicidio. Uno dei tre è stato catturato a febbraio: si nascondeva nel Comasco. Le ricerche per individuare gli altri due evasi proseguono, così come un'inchiesta per accertare eventuali responsabilità nell'evasione: tra le 14 persone indagate per inosservanza colposa delle regole carcerarie figura anche l'ex direttore dell'istituto di pena.

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