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Droga, armi e immigrazione clandestina: l’organizzazione attiva tra Italia, Inghilterra e Albania

Il nucleo dei Carabinieri della Compagnia di Frascati ha arrestato questa mattina diciotto persone, accusate di essere coinvolte in un racket di droga, porto d’armi e immigrazione irregolare. Il sodalizio, composto principalmente da albanesi, era collegato all’Inghilterra, nella quale arrivavano i concittadini irregolari.
A cura di Tommaso Franchi
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Favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, traffico internazionale di droga e porto abusivo di armi da guerra. Sono queste le accuse di cui sono ritenute responsabili 18 persone, fermate questa mattina alle luci dell'alba dai Carabinieri della Compagnia di Frascati. Undici di loro sono stati portati in carcere, due invece agli arresti domiciliari. I cinque restanti saranno sottoposti all'obbligo di presentarsi davanti alla Polizia Giudiziaria. L'organizzazione smantellata questa mattina era composta per lo più tra cittadini di nazionalità albanese da tempo residenti in Italia, che si muovevano principalmente tra le province di Guidonia e Fonte Nuova, rifornendo di droga al dettaglio e armi diversi gruppi criminali.

Dall'Italia all'Inghilterra con documenti falsi

Il loro lavoro, tuttavia, non era circoscritto soltanto in Italia. Nel corso delle indagini è infatti emerso il legame che l'organizzazione albanese aveva con un altro sodalizio, composto anch'esso da albanesi e da un cittadino italiano residente a Napoli. Un rapporto di collaborazione grazie al quale i fautori dei gruppi criminali agevolavano gli scambi e l'immigrazione clandestina: l'organizzazione faceva arrivare in Italia cittadini albanesi senza documento che, dopo essere stati accolti nel nostro Paese, venivano poi portati in Inghilterra grazie ai documenti falsi. In questo modo l'organizzazione fungeva da ponte tra i due Paesi e riusciva a sistemare i propri concittadini a nero, dietro lauto compenso. Per agevolare il tutto, venivano utilizzati documenti intestati a cittadini italiani, sui quali veniva inserita la foto del soggetto interessato. È stato possibile ricostruire il tutto anche grazie alla collaborazione delle forze dell'ordine inglesi, che hanno identificato una donna albanese giunta in aeroporto con un documento intestato ad una cittadina italiana. Grazie alle autorità britanniche è stato identificato anche l'accompagnatore della donna, coinvolto dall'organizzazione.

Sequestrata droga e kalashnikov

Oltre alla rete dell'immigrazione clandestina i carabinieri di Frascati hanno sequestrato oltre 150 kg di marijuana e decine di dosi tra eroina e cocaina. Nelle abitazioni di uno dei destinatari delle misure cautelari sono stati inoltre trovati 4 chili di sostanze stupefacenti, tenute chiuse in una valigia. Nell'auto del pusher gli agenti hanno inoltre trovato 4 panetti di hashish da 100 grammi l'uno. In precedenza, durante uno dei pedinamenti, venne sequestrato al promotore del sodalizio un mitragliatore AK47 di fabbricazione estera, insieme ad altro materiale usato per svolgere le attività illecite.

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