Domus Aurea a Roma, la Sala della Sfinge torna alla luce dopo duemila anni
La Domus Aurea a Roma svela uno spettacolo meraviglioso: dopo duemila anni è riemersa il tutto il suo splendore la Sala della Sfinge e i suoi affreschi sono tornati alla luce, rimasti nell'oscurità per quasi venti secoli. Si tratta di decorazioni pittoriche ancora visibili risalenti al principato di Nerone, nella residenza urbana che l'imperatore fece costruire sul Colle Oppio a seguito dell'’incendio del 64 d.C. che devastò Roma. “La scoperta di questa sala si inserisce nella strategia di ricerca scientifica che il Parco porta avanti ogni giorno contestualmente agli interventi di messa in sicurezza e restauro – ha spiegato Alfonsina Russo, direttore del Parco archeologico del Colosseo – ciò è stato possibile grazie al lavoro di archeologi, gli architetti e restauratori".
La Sala della Sfinge nella Domus Aurea
La Sala della Sfinge presenta una volta a botte e un ambiente completamente affrescato. Le decorazioni presenti sul soffitto appaiono ben visibili e discretamente conservate: sul fondo bianco ci sono riquadri tracciati di rosso, con linee di color ocra e fasce dorate punteggiate, mentre i motivi vegetali dominano la scena, impreziosendola. All'interno dei riquadri sono visibili diverse figure: si tratta di immagini riempitive e di genere che compaiono nella Domus del Colle Oppio anche in altre sale e ambienti, come nel Criptoportico 92.
Le decorazioni della Sala della Sfinge
Le decorazioni mostrano diverse figurine: una armata di spada, faretra e scudo, contro cui si scaglia una pantera, centauri e immagini del dio Pan. All’esterno del perimetro si vedono delle creature acquatiche stilizzate. Il tutto è attraversato da
ghirlande steli e foglie, poi, uccellini immortalati in diverse pose.
Sulla lunetta di fondo della volta a botte c'è un'architettura immaginaria con esili colonne su uno sfondo inesistente, sormontata da un piatto cerimoniale e da cui pende una mezza ghirlanda. Accanto, una sfinge, sopra un elemento, forse un oggetto sacro.