Domenica ecologica a Roma, 161 multe di mattina. I commercianti: “Così calano le vendite”
Quasi mille veicoli controllati solo nel corso della mattina ed esattamente 161 multe comminate. Vale a dire che quasi due automobilisti su dieci controllati sono stati sanzionati dagli agenti della polizia locale di Roma. Questi i numeri della prima domenica ecologica, proclamata dalla giunta Raggi con l'obiettivo di mantenere nei limiti il livello di polveri sottili nell'aria della Capitale. La misura adottata dall'amministrazione, in continuità con quanto fatto dall'ex sindaco Ignazio Marino, non piace però a tutti. A protestare sono soprattutto i commercianti che, per bocca dei presidenti di Federmoda e Confesercenti, denunciano un calo delle vendite provocato, dicono loro, dal blocco totale del traffico.
I commercianti: "C'è un calo nelle vendite"
"Siamo obiettivamente preoccupati, questo blocco oggi nel primo week end di Natale sta creando non poche difficoltà. Abbiamo già riscontrato che i primi giorni di dicembre non sono stati fantastici per gli acquisti regalo. E non è certo con un blocco del traffico una tantum che si risolve il problema dell'inquinamento, serve una politica ecologica più generale. Il tema si riproporrà con il prossimo blocco del traffico in concomitanza con il periodo d'inizio dei saldi invernali. Poi, in caso, in giornate del genere bisognerebbe prevedere incentivi per l'uso dei mezzi pubblici che invece di domenica passano ancora meno spesso del solito", ha dichiarato il presidente di Federmoda Confcommercio Roma Massimiliano De Toma. Simile il pensiero del presidente della Confesercenti Valter Giammaria, che spiega: "Nelle prime domeniche prima di Natale il blocco delle auto è sempre negativo per il commercio – gli fa eco il presidente della Confesercenti Valter -. Già la crisi è forte e il calo dei consumi accentuato, già c'è una moria di aziende e posti di lavoro…Chi governa la città dovrebbe tenere conto anche delle pmi! La crisi si evince anche dalle luminarie mai come quest'anno, il periodo è nero e l'amministrazione non aiuta. Anche noi siamo preoccupati per l'ambiente, ma al posto di provvedimenti spot bisognerebbe fare una politica più generale".