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Di Cataldo e le botte all’ex moglie, per la difesa le foto su Facebook sono un falso

Per i difensori del cantante Massimo Di Cataldo, l’ex moglie Anna Laura Millaci si è inventata tutto: le botte denunciate con quelle foto su Facebook sarebbero addirittura un falso. Ma la Millaci si oppone alla richiesta di archiviazione e la battaglia giudiziaria va avanti.
A cura di Va.Re.
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E' l'estate del 2013 quando scoppia il caso. Anna Laura Millacci, visual artist e moglie del cantante Massimo Di Cataldo, con cui ha avuto anche una bambina, pubblica sul suo profilo Facebook delle foto terribili: il volto gonfio, emaciato e sanguinante. Assieme a quelle immagini il racconto delle botte subite dal compagno, che dice le avrebbero procurato anche un aborto. Ma Di Cataldo respinge le accuse e, se per il procurato aborto il cantante è già stato prosciolto, ora anche l'accusa di maltrattamenti potrebbe essere archiviata e Di Cataldo vorrebbe vedere la ex imputata per false accuse e calunnia.

A raccontare l'udienza in tribunale un quotidiano della CapitalePer l'avvocato del cantante le foto postate dalla Millaci su Facebook potrebbero essere addirittura un falso creato ad arte per accusare il compagno, consapevole che gli scoppi d'ira di Di Cataldo erano un fatto noto. Per i consulenti forensi della difesa non ci sarebbe infatti corrispondenza tra le tracce ematiche sul volto della donne e le percosse che riferisce di aver subito, così come ci sarebbero incongruenze cronologiche nelle foto estratte dal suo telefonino e varie immagini che la ritraggono ad una festa priva dei segni denunciati.

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