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Di Battista: “Virginia si fidava di Marra”. Renzi: “Scelgano meglio i collaboratori”

Dal palco dell’assemblea Pd Matteo Renzi interviene sul caso Marra che ha scosso Roma: “Per bloccare la corruzione bisognerebbe scegliere meglio i collaboratori”. Sul caso interviene anche Alessandro Di Battista: “Tutto il Movimento ha chiesto con modalità diverse a Virginia di allontanare questo soggetto, ma la verità è che lei si fidava di questo personaggio”.
A cura di Francesco Loiacono
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L'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi usa la "vetrina" dell'assemblea del Pd per commentare il "caso Marra", ultima grana abbattutasi sulla giunta di Roma guidata dalla sindaca Virginia Raggi: "Qui a Roma voglio dire che la politica non è l'indicazione delle cose che non vanno, l'urlo di chi dice No e non propone un'alternativa", ha detto Renzi alla platea, riservando poi una stoccata alla prima cittadina dei Cinque stelle: "Se si fa così politica, il Paese non va da nessuna parte, si blocca il Paese. Se per bloccare la corruzione si bloccano le Olimpiadi, si blocca la propria città. E forse per bloccare la corruzione bisognerebbe scegliere meglio i collaboratori".

Dopo l'arresto di Marra via il "Raggio magico"

Il riferimento è alla decisione – mai digerita – della giunta Raggi di bloccare l'iter di candidatura della Capitale per le Olimpiadi del 2024. E naturalmente al recente arresto per corruzione di Raffaele Marra, "uomo di fiducia" della Raggi secondo i pubblici ministeri (ma da lei "scaricato" dopo l'arresto). Un vero e proprio terremoto politico che ha fatto vacillare la poltrona della sindaca, costretta a decisioni drastiche per mantenere il governo della città: allontanare il cosiddetto "Raggio magico" composto da Daniele Frongia (dimessosi dalla carica di vicesindaco, resta assessore allo Sport e alle politiche giovanili) e Salvatore Romeo, dimessosi dall'incarico di capo della segreteria politica della sindaca. Una "correzione" sollecitata a quanto pare dallo Stato maggiore del M5s, formato da Beppe Grillo e Davide Casaleggio, per, mantenere la "barra dritta" e andare avanti.

Di Battista: "Virginia si fidava di questo personaggio"

Sul caso Marra è arrivato in giornata anche il commento di Alessandro Di Battista, deputato pentastellato. In un video su Facebook Di Battista ha spiegato di aver voluto riflettere sul caso prima di parlare: "Se arrestano un delinquente che si era guadagnato la fiducia di un esponente del Movimento 5 stelle sono ancora più contento", ha detto Di Battista in maniera netta. "Vi garantisco che tutto il Movimento ha chiesto con modalità diverse a Virginia di allontanare questo soggetto, ma la verità è che lei si fidava di questo personaggio, che aveva per noi dei lati molto torbidi".

Di Battista ha aggiunto: "Mi faceva male l'idea che il lavoro degli esponenti 5 stelle potesse essere pregiudicato da uno che col Movimento non c'entra niente", evidenziano poi come "l'esempio di Marra ci fa capire quanto al di là di alcuni politici corrotti, siano inquinate le amministrazioni". "Ci sono personaggi del sottobosco che riescono a guadagnarsi la fiducia dei politici eletti", spiega Di Battista, che poi chiosa: "Alle volte siamo ingenui? Sì, ma molto spesso ingenuità e onestà camminano insieme".

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