Desirée, la testimonianza dell’amica: “Avevano pianificato di drogarla e stuprarla”
"C’era un africano che secondo me ha pianificato tutto, aveva i capelli rasta con dread piccoli e una felpa gialla. Cucinava cocaina e Desirée cercava di fare un tiro. Lui le diceva di no e cercava di toccarle una spalla o una coscia come se ci stesse a provà. Lei lo scansava ma ho avuto l’impressione che potessero accordarsi". Una testimonianza, quella di Antonella, un'amica di Desirée Mariottini, che potrebbe confermare uno scenario che finora era stato solo ipotizzato in merito all'omicidio della 16enne in un palazzo abbandonato a San Lorenzo, Roma: lo stupro potrebbe essere stato premeditato e studiato nei minimi particolari. Drogarla per poi violentarla potrebbe essere stata una strategia meditata e poi messa in atto. Anzi, la sera prima, stando a quanto raccontato da Antonella, qualcuno, forse gli stessi che poi l'hanno uccisa, aveva già provato a violentare Desirée.
Secondo l'amica in quel palazzo Desirée era in compagnia di alcuni ragazzi di colore, tra cui "una persona di m…, un viscido, un animale che si approfitta di tutte le ragazze, poiché chiede prestazioni sessuali in cambio di cocaina che, dopo il rapporto, non cede". Avrebbero stuprato Desirée e poi l'avrebbero abbandonata a morire "in quei luoghi abbandonati è indicativo di mancanza di pietà e di disprezzo per la vita". Così scrivono i pm nella richiesta di convalida del fermo (approvata nei giorni scorsi dal gip). "La situazione che si stava creando era strana. Si stavano radunando troppi uomini nella stanza, uno con i dread continuava a offrirle droga, cosa singolare in quanto nessuno te la offre gratuitamente, la incitavano a bere vino da una bottiglia", è un altro passo della deposizione di Antonella, riportata oggi sul Corriere della Sera. Desirée è stata trovata morta in quel palazzo abbandonato di via dei Lucani, uccisa da un mix di alcol e droga. Una bottiglia di vino, mischiato probabilmente a diverse sostanze stupefacenti, potrebbe essere stata preparata in anticipo e appositamente per lei. Questo un altro dettaglio del racconto dell'amica.