Denunciato un vigile con la moglie estetista: faceva la manicure in ufficio alle colleghe
Faceva la manicure in ufficio alle colleghe del marito, sindacalista dell'Ospol, nonostante i divieti imposti dal dpcm per la tutela della salute pubblica a seguito dell'emergenza coronavirus. Estetiste e parrucchiere chiuse, ma lei, compagna di vita di un vigile urbano, si prestava a prendersi cura delle mani delle colleghe, esercitando la sua professione in due occasioni, il 6 e il 7 aprile, ben lontana da occhi indiscreti, nella sede del comando del Pics, il Nucleo di Pronto intervento del centro storico. Come riporta IlMessaggero a rischiare di finire nei guai per l'accaduto tre vigilesse, un vigile e sua moglie. L'agente, inoltre, è stato denunciato alla Procura di Roma per i reati di epidemia colposa e peculato d'uso in relazione alla condotta sul luogo di lavoro.
Tre vigilesse e un vigile sotto inchiesta disciplinare
Le tre vigilesse e il vigile sono finiti sotto inchiesta disciplinare e dovranno comparire davanti al tribunale del Tempio di Giove. L'agente e sua moglie hanno ricevuto inoltre una multa, per aver violato le disposizioni del Governo in materia di libera circolazione e la donna anche per avere espletato un'attività vietata, se non l'esercizio abusivo della professione. Il vigile, in occasione delle festività del 25 aprile e 1 maggio, aveva creato una chat di gruppo su WhatsApp, per creare un fronte comune tra i colleghi, e convincerli a boicottare i controlli anti-Covid in tstrada, qualora non avessero ricevuto uno straordinario da ben 450 euro. Iniziativa che non ha trovato risposta tra i colleghi, i quali, consapevoli del periodo di difficioltà e di emergenza, hanno continuato correttamente a svolgere il proprio lavoro. Nei suoi confronti pende un altro procedimento aperto da piazzale Clodio per una sospetta truffa nelle vendite delle auto.