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“Dateci i soldi o ammazziamo il cane”: ma il chiwawa è dei rapinatori

Di fronte alla minaccia di violenze su un tenero chiwawa, una coppia di turisti in visita a Roma non ha esitato a pagare e ha consegnato i propri soldi ai rapinatori. Solo che il cane non era loro, ma dei malviventi. Una volta avuto il bottino i due turisti hanno preteso che il cane fosse affidato a loro. Ora si trova al sicuro.
A cura di An. Mar.
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“Dateci i soldi o ammazziamo il cane”. Di fronte alla minaccia di violenze su un tenero chiwawa, una coppia di turisti in visita a Roma non ha esitato a pagare e ha consegnato i propri soldi ai rapinatori. Solo che il cane non era loro. Il cucciolo a cui i malviventi volevano fare del male, infatti, apparteneva proprio ai rapinatori. L'episodio – riportato dal Messaggero – è avvenuto nel centro storico della capitale.

Dove i due stavano passeggiando dopo aver pranzato in un locale della zona.  A due passi dalle fontana dei Quattro fiumi i due vengono avvicinati a un gruppo di giovani di etnia rom. "Ci hanno mostrato il cane – hanno spiegato durante la denuncia ai carabinieri – ci hanno chiesto se ci piaceva". Dopo aver amabilmente chiacchierato con loro i rapinatori esordiscono con le minacce. "Se non ci date i soldi, ammazziamo il cane". "Dateci 300 euro e vi diamo il cane – insistono davanti all'incredulità della coppia, che non era certa di aver capito bene – Altrimenti lo ammazziamo e lo buttiamo nel cesto della spazzatura. Lo lasciamo crepare lì, nell’immondizia".

Quando hanno capito che i malviventi erano seri i due turisti, allarmati per il piccolo chiwawa, hanno deciso di dare ai rapinatori quello che volevano e gli hanno consegnato 150 euro e un kit per sigaretta elettronica. Ma hanno preteso che il cane fosse affidato a loro. Il cucciolo, sottratto alle grinfie dei rapinatori, si trova ora al sicuro, con una persona che se ne prende cura.

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