La vita calcistica di Daniele De Rossi con la maglia della Roma si è conclusa questa mattina, ma il suo legame con la Capitale non si esaurisce con il comunicato di oggi. De Rossi e la città di cui ha portato per 18 anni i colori si specchiano l'uno nell'altra. Il centrocampista giallorosso ha deciso di vivere nel cuore di Roma, in quel centro cittadino dove i giocatori della Roma solitamente neanche si avvicinano, prendendo casa in qualche villa più a portata di mano rispetto a Trigoria. Lontano dal caos della città, dalle richieste dei tifosi e dagli inconvenienti della vitta cittadina. Daniele ha invece cercato di mimetizzarsi dentro la città che lo ha amato e protetto. Lo aveva rivelato due anni fa in un'intervista alla Rivista Undici, nella quale il campione del mondo si è messo nudo sul suo passato, parlando di gol segnati, di allenatori incrociati e soprattutto della vita a Roma, spiazzando chi si aspettava una risposta di circostanza: "Mi sento tanto bene qui a Roma, in centro, io ci vivo tranquillamente. Tanti si chiedono: come fai a vivere in centro? E me lo sono chiesto anch’io. Ma a me non mi si fila nessuno: qui è pieno di pellegrini e i romani che vivono qui ormai mi conoscono". L'eterno ragazzo di Ostia mare ha preferito condurre la sua vita senza snaturarsi, scegliendo Roma anche nel quotidiano, uno a cui si fa l'abitudine e alla fine "non se lo fila più nessuno".
Ora sono passati tre anni da quelle parole e oggi De Rossi ha annunciato l'addio alla Roma: la sua ultima partita sarà contro il Parma, poi probabilmente partirà per l'America, anche se non è da escludere l'ipotesi Cina. Qualunque sarà la sua decisione sarà "la fine di un'era", come sottolineato dal profilo Twitter della AS Roma, ma la scelta di mettersi in gioco in una nuova realtà non recide il suo legame con la Capitale, che per anni è stata la casa del centrocampista giallorosso. Nessun tradimento, Daniele De Rossi ha dimostrato fin troppo ai tifosi, alla città, alla maglia e all'ambiente. È ora di lasciarlo partire per una nuova avventura che si merita di vivere. Siamo sicuri che Roma sarà pronto ad accoglierlo a braccia aperte quando appenderà gli scarpini al chiodo.