Dalla Via Crucis di Orte alla Crocefissione sul Castello: le processioni del Venerdì Santo annullate
La Settimana Santa è nel pieno del suo svolgimento ma quest'anno le celebrazioni stanno avvenendo in modo diverso e inconsueto. L'emergenza coronavirus ha infatti costretto la modifica di alcuni riti, come la Messa, senza fedeli e l'annullamento di altri, come le Via Crucis che ogni anno, in occasione del Venerdì Santo, giorno del Triduo pasquale in cui i credenti ricordano la flagellazione e la crocefissione di Gesù, si snodano per le strade, dai piccoli borghi alle grandi città. Il Lazio, come le altre regioni d'Italia, conserva una profonda e caratteristica tradizione nelle varie province. Quest'anno i fedeli non potranno seguire a piedi Gesù morto, ma in alternativa, dov'è previsto dalla propria parrochia, potranno affacciarsi dai balconi, per osservare il sacardote che cammina in preghiera per le strade della città o le dirette social. Papa Francesco sarà su Tv2000, con la Messa alle ore 18 e l'adorazione della Croce e la Via Crucis alle ore 21 sul Sagrato della Basilica di San Pietro.
La storica processione di Orte
La processione del Cristo morto a Orte, una delle più antiche di tutta Italia, che affonda le sue radici nel 1100, è stata annullata. Lo svolgimento del corteo religioso ha mantenuto la stessa forma delle origini, grazie alla passione e dedizione delle Confraternite Riunite di Orte. Una delle particolarità è la presenza di alcuni cirenei che sfilano per le strade a piedi nudi e con delle pesanti catene che legano le caviglie. Nella piazza i confratelli si dispongono a forma di cuore con al centro la bara del Cristo Morto, seguita dall'immagine della Madonna Addolorata. Dalla piazza principale il corteo di fedeli si snoda per le strade della città, tra canti e preghiere.
La Passione di Cristo a Bracciano
Annullata anche la rievocazione storica di Bracciano che ogni anno anima il centro storico del Comune alle porte di Roma con la "La Passione di Cristo", organizzata dal Rione Monti. Un evento messo in scena per la prima volta nel 1976. L'anno scorso ha visto la partecipazione di oltre cento figuranti e centinaia di visitatori da tutto il Lazio che hanno sfilato insieme ai personaggi in un corteo. Particolarmente suggestiva la salita al Calvario e la crocefissione sul bastione del Castello Odescalchi, tra musica e giochi di luce.