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Da oggi i bus elettrici non circolano più: “Erano un fiore all’occhiello di Roma”

I bus erano inizialmente 60 e le linee erano cinque: il 116, 119, 119t, 125 e il 117, che collegava Monti, Celio, Trevi, Tridente, dall’ospedale San Giovanni a Piazza del Popolo.
A cura di Enrico Tata
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All'inizio erano sessanta e oggi è stato messo per sempre in deposito l'ultimo bus superstite. Roma non avrà più alcun servizio di trasporto pubblico elettrico, uno dei fiori all'occhiello di Atac. Le linee inizialmente erano cinque: il 116, 119, 119t, 125 e il 117, che collegava Monti, Celio, Trevi, Tridente, dall'ospedale San Giovanni a Piazza del Popolo. Percorrevano i vicoli del centro storico e ogni giorno trasportavano residenti, lavoratori, studenti e turisti. Oggi l'ultimo autobus elettrico della linea 117 è stato messo in deposito accanto alle altre 59 vetture. La notizia è stata diffusa su Facebook dalla consigliera comunale del Municipio I, Nathalie Naim. "Giovedi in Consiglio del Municipio – scrive Neim – ci sarà un atto di cui sono prima firmataria, con il quale chiediamo al Comune il ripristino del servizio che era il fiore all'occhiello del trasporto pubblico cittadino".

La tormentata storia dei bus elettrici inizia nel 2010, quando tra Atac e la ditta costruttrice inizia un contenzioso per la scarsa autonomia dei veicoli. Nella gara d'appalto era stato dichiarato che gli autobus avrebbero percorso almeno 130 chilometri prima della ricarica, ma in realtà, secondo Atac, si fermano molto prima, lasciando a piedi turisti e cittadini. Inoltre l'utilizzo dell'aria condizionata in estate porta a continui guasti alle batterie e nel 2014 Tecnobus decide di sospendere la manutenzione dei mezzi. Atac prova a risolvere la questione autonomamente, ma a circolare restano solo sette vetture. La vicenda finisce in tribunale e oggi, a due anni di distanza, anche l'ultimo bus elettrico ha smesso di funzionare senza che una soluzione sia ancora stata trovata.

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