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Cuccioli di cane massacrati e trovati morti tra i rifiuti: “Vittime della brutalità umana”

Le guardie zoofile di Cerveteri hanno trovato davanti ai loro occhi una triste scena: tre cuccioli abbandonati in una strada di campagna, in mezzo ai rifiuti. Due erano morti, mentre il terzo, ancora vivo, hanno provato a salvarlo ma è deceduto poco dopo. Il veterinario ha trovato i segni di una morte violenta.
A cura di Alessia Rabbai
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Tre cuccioli di cane simil maremmano sono stati ritrovati abbandonati tra rifiuti di ogni genere, in una stradina di campagna a Cerveteri, nel territorio della provincia di Roma. A notarli le guardie zoofile locali che si sono accorte dei tre corpicini: due erano morti mentre il terzo, agonizzante, respirava appena. Le guardie hanno preso il cucciolo ancora vivo tra le braccia sollevandolo dal giaciglio e subito è partita la corsa verso la clinica veterinaria. Soccorsi che si sono rivelati purtroppo inutili, in quanto il cane non è riuscito a sopravvivere ed è morto poco dopo. Su Facebook le guardie zoofile di Cerveteri hanno riportato l'accaduto, un racconto che fa piangere e arrabbiare allo stesso tempo, una storia triste in cui protagonista e artefice è la brutalità inaudita di cui è capace solo l'uomo. "Ci siamo trovati davanti agli occhi una scena terribile – si legge nel post – Ci siamo accorti che il terzo cucciolo respirava ancora solo dall’abbassarsi e alzarsi del petto". Poi, i momenti del soccorso: "Preso subito in braccio con premura e adagiato in macchina, gli abbiamo fornito la prima assistenza mentre ci dirigevamo senza perder tempo alla clinica veterinaria più vicina – spiegano – Il cucciolo, nel tragitto, aveva iniziato debolmente a piangere e guaire e questo ci dava una flebile speranza di salvarlo, ma il suo corpicino era rigido e inerte". Una speranza purtroppo svanita presto davanti alla tragica realtà dei fatti: "Il veterinario che l’ha visitato ha constatato che avevo il cranio rotto in più punti e il cervello era fuoriuscito da esso". Il cucciolo secondo il parere del veterinario aveva subito dei danni gravissimi: "Era irrimediabilmente cerebroleso e l’unica cosa che ha potuto fare è stato addormentarlo per strapparlo alla sofferenza di una vita che non aveva neanche vissuto". In seguito il dottore ha esaminato i corpi dei fratelli e ha accertato che erano morti di una morte violenta, aberrante: afferrati probabilmente per le zampe e sbattuti a terra per poi essere anche calpestati.

Le guardie zoofile hanno informato dell'accaduto l’autorità giudiziaria e "verranno condotte tutte le indagini necessarie per scoprire il responsabile, anche con il supporto della stazione dell’Arma dei Carabinieri di Cerveteri". Gli operatori hanno poi lasciato un dolce pensiero per quelle creature innocenti, stroncate da mani crudeli: "Erano tre piccoli batuffoli di pelo, assomigliavano a tre piccole nuvolette – scrivono – Ed è proprio così che ci piace immaginarli adesso. Così leggeri, candidi e lontani da questa terra come le nuvole che passano sopra le nostre teste tutti i giorni".

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