Protesta lavoratori Amazon di Passo Corese: consegne rallentate
I lavoratori di Amazon dello stabilimento di Passo Corese sono in agitazione. Gli addetti alla logistica chiedono il rispetto delle misure anti contagio da coronavirus emanate dal Governo Conte, in alcuni settori difficili da rispettare. Secondo quanto spiegato dagli operai, la distanza interpersonale di un metro non sarebbe assicurata dato che in molti settori si lavora in postazioni molto vicine. Sono oltre mille i dipendenti Amazon coinvolti nella protesta, che potrebbe portare a un rallentamento delle consegne, già fortemente a rilento per il sovraccarico di questi giorni. Sono molte le persone che stanno facendo la spesa online usando il servizio di consegna a domicilio di Amazon. Ma se l'e-commerce in genere garantisce la consegna il giorno dopo, in questo caso i tempi sono molto dilungati. E le proteste dei lavoratori potrebbero portare a un rallentamento ulteriore.
Coronavirus, operai continueranno a lavorare
Il blocco totale in tutto il territorio nazionale a causa dell'allerta coronavirus riguarda tutte le attività ma non i servizi essenziali. Chiusi del tutto dunque i centri commerciali, i mercati rionali, le attività artigianali, i bar, i pub, i ristoranti, i centri estetici e i negozi di abbigliamento. Rimangono aperti gli alimentari, le farmacie, le parafarmacie perché essenziali. Continueranno ad andare invece al lavoro milioni di operai, dato che il premier Conte ha chiesto che le fabbriche continuino la produzione ordinaria, a patto che i titolari siano in grado di garantire rigorose ed efficaci misure di sicurezza. Il punto è che non è chiaro se le misure di sicurezza saranno garantite e in che modo, e se ci sarà qualcuno a controllare che il Dpcm sia rispettato.