Coronavirus, Luca il docente che aiuta gli studenti in difficoltà ad accedere alle lezioni online
Dal 5 marzo le scuole di tutta Italia sono chiuse e ancora nessuno può dirci quando riapriranno. Una situazione senza precedenti, nel nostro Paese non era mai avvenuto uno stop così prolungato, neanche durante la Seconda guerra mondiale sono state sospese su tutto il territorio nazionale le lezioni nelle scuole e nelle università. L'anno scolastico vacilla e i docenti di tutto lo stivale si sono attrezzati come possono per cercare di mantenere la didattica anche a distanza tra mille difficoltà. Eppure c'è chi rimane tagliato fuori da questo ingranaggio di lezioni online e telefonate su Skype di gruppo. E non stiamo parlando di una piccola minoranza, pensiamo solo a tutte le famiglie con un solo computer in casa e più ragazzi in età scolastica o magari quel solo computer la mattina serve al genitore per lo smart working. Un mondo sommerso di famiglie che arrancano per riuscire a permettere ai propri figli di continuare le lezioni a distanza.
Il mestiere dell'insegnamento è prima di tutto una passione, quasi una missione per i docenti di tutta Italia. Aiutare chi è rimasto indietro diventa perciò un'azione indispensabile, da svolgere senza volere nulla in cambio. Tra i tanti docenti che stanno offrendo il loro tempo libero per aiutare i tanti alunni in difficoltà con l'e-learning c'è Luca Vittozzi, una ragazzo romano insegnante di Lettere alle scuole medie ed elementari. Il suo tempo libero la dedica a seguire chi ha necessità di una sicurezza in questi giorni complicati, cercando di stare un po' accanto agli studenti che non riescono a pianificare una giornata di studio adatta a questa situazione.
Luca si ingegna in ogni modo per aiutare questi bambini (al momento cinque) a continuare il loro percorso didattico, utilizzando podcast registrati, videochiamate dal cellulare e lunghe telefonate. "Spesso mi faccio mandare le foto degli esercizi dalle mamme, li correggo e poi glieli rimando sulla chat. Non è molto – spiega Luca – ma certamente meglio di niente". Il docente ci tiene a precisare di non essere una mosca bianca: "Tanti miei colleghi si stanno mobilitando in questo modo, per cercare di aiutare più alunni possibile e non lasciare nessuno da solo in questo periodo storico senza precedenti".