I coniugi cinesi escono da Spallanzani: “Signora piangeva di gioia e ci ringraziava”
"Stanno bene, erano allegri, la signora piangeva dalla gioia e diceva: ‘Vi amo, amiamo questo ospedale e amiamo l'Italia'. Siamo commossi anche noi", ha raccontato il dottor Francesco Vaia, direttore sanitario dell'Istituto Spallanzani, che oggi ha annunciato le dimissioni dei due turisti cinesi dopo 49 giorni di ricovero. Hanno rischiato di morire, entrambi sono stati intubati dopo pochi giorni dal loro arrivo in ospedale, ma ora sono clinicamente guariti. L'uomo sta bene, mentre la moglie dovrà terminare il percorso di riabilitazione neuromotoria (è ancora sulla sedia a rotelle, come si vede nelle fotografie) e per questo è stata trasferita all'ospedale San Filippo Neri. Il marito la assisterà e la aiuterà in questo periodo e poi, finalmente, potranno rientrare in Cina.
I due coniugi cinesi erano ricoverati da fine gennaio
"Stavano molto male. Abbiamo temuto per la loro vita. Ormai sono guariti e stanno bene", aveva ammesso Vaia qualche giorno fa, quando annunciò la guarigione clinica della coppia. I due sono stati i primi ad essere contagiati da coronavirus in Italia. Arrivati dalla Cina per un tour di gruppo nel nostro paese, si sono sentiti male quando alloggiavano al Grand Hotel Palatino di Roma. Per questo, il 29 gennaio, furono prelevati da un'ambulanza e trasportati all'Istituto Spallanzani, dove sono rimasti fino a oggi. Al quarto giorno di ricovero entrambi hanno sviluppato una severa insufficienza respiratoria (ARDS, Sindrome da distress respiratorio acuto). Il marito ha avuto bisogno di ventilazione assistita in terapia intensiva il sesto giorno e dopo dodici ore, nel corso del settimo giorno, anche la moglie, mostra uno studio effettuato dai ricercatori dello Spallanzani.