Coronavirus, due bambini rimpatriati da Wuhan ricoverati allo Spallanzani: erano in quarantena
Due bambini di 4 e 8 anni sono stati trasferiti questa mattina all'istituto Spallanzani di Roma per essere sottoposti ad accertamenti: i due, entrambi febbricitanti, erano ricoverati in quarantena alla cittadella militare di Ceccignola e sono stati rimpatriati in Italia da Wuhan con un aereo militare lo scorso 3 febbraio. Stando a quanto comunicato dall'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive di Roma i due bambini sono stati ricoverati in via precauzionale per essere sottoposti a specifici accertamenti: il più piccolo dei due è stato già sottoposto a test del coronavirus e il tampone ha dato esito negativo, mentre sono in corso gli esami sul secondo bambino i cui esiti saranno resi noti a breve.
Italiano positivo a coronavirus: è in buone condizioni e senza febbre
Intanto in un nuovo bollettino diffuso poco fa dall'Istituto Spallanzani sono state rese note le condizioni del ricercatore emiliano risultato positivo al coronavirus: "Il cittadino italiano, trasferito 2 giorni fa dalla struttura dedicata della Città Militare della Cecchignola e con infezione confermata da nuovo coronavirus, è n buone condizioni generali e senza febbre. Il paziente continua la terapia antivirale", si legge nella nota. Poco dopo lo steso istituto ha confermato l'esito negativo dei test sugli italiani "sospetti", compresa la donna trasportata d'urgenza in serata ieri allo Spallanzani a causa di alcune linee di febbre, stando a quanto trapelato la donna, anch'essa facente parte dei 56 italiani rimpatriati lo scorso 3 febbraio, avrebbe solo una congiuntivite.
Faremo di tutto per riportare a casa Niccolò
In mattinata è atteso poi l'arrivo a Pratica di Mare dell'aereo militare decollato da Londra con altri otto italiani rimpatriati da Wuhan: dopo un primo screening saranno portati in ospedale al Celio per ulteriori controlli poi saranno messi in quarantena. Con loro non ci sarà Niccolò, il 17enne ancora bloccato a causa della quarantena: "Faremo di tutto per riportare a casa Niccolò, nessuno deve rimanere indietro", le parole del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, al suo arrivo alla riunione con il capo della protezione civile, Angelo Borrelli, e il ministro della Salute, Roberto Speranza. L'incontro è necessario per capire come e in quali tempistiche rimpatriare il 17enne bloccato a Wuhan poiché febbricitante, sottoposto a test è comunque risultato negativo.