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Covid 19

Chi sono le tre ricercatrici italiane che hanno isolato il Coronavirus allo Spallanzani

La scienziata a capo del laboratorio, la microbiologa specializzata in virus emergenti, la ricercatrice precaria che ha studiato Ebola in Sierra Leone. Sono tre ricercatrici italiane – Concetta Castilletti, Maria Rosaria Capobianchi e Francesca Colavita – le protagoniste della scoperta fatta all’istituto Spallanzani di Roma, dove in poche ore è stato isolato il coronavirus responsabile dell’epidemia che tiene mezzo mondo con il fiato sospeso. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, le ha ringraziate e definite “un orgoglio per il Paese”.
A cura di Simone Gorla
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Le ricercatrici Concetta Castilletti, Maria Rosaria Capobianchi e Francesca Colavita, che hanno isolato il virus in poche ore
Le ricercatrici Concetta Castilletti, Maria Rosaria Capobianchi e Francesca Colavita, che hanno isolato il virus in poche ore
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Sono tre ricercatrici italiane le protagoniste dell'impresa realizzata all'istituto Lazzaro Spallanzani di Roma, dove in pochi giorni è stato isolato il nuovo coronavirus che ha contagiato migliaia di persone in Cina e nel resto del mondo. Una scoperta che rappresenta un passo fondamentale per sviluppare le terapie e un possibile vaccino.

La veterana a capo del laboratorio

A capo del Laboratorio di Virologia dello Spallanzani c'è la dottoressa Maria Rosaria Capobianchi: 67enne nata a Procida, laureata in scienze biologiche e specializzata in microbiologia, dal 2000 lavora allo Spallanzani e ha dato un contributo fondamentale nell'allestimento e coordinamento della risposta di laboratorio alle emergenze infettivologiche in ambito nazionale, nel contesto del riconoscimento dell'istituto quale centro di riferimento nazionale.

La ricercatrice precaria che ha studiato Ebola

Francesca Colavita, originaria di Campobasso, 30 anni, ha una vasta esperienza internazionale e in passato si è occupata dello studio del virus ‘Ebola'. Ha partecipato a progetti di sicurezza e cooperazione allo sviluppo in Sierra Leone nel laboratorio installato presso il ‘Princess Christian Maternity Hospital' di Freetown. È una ricercatrice precaria. Allo Spallanzani ha un contratto di collaborazione e lavora nel laboratorio di Virologia e Biosicurezza.

La studiosa dei virus emergenti

Concetta Castilletti, responsabile della Unità dei virus emergenti ("detta ‘mani d'oro', ha raccontato il direttore dell'Istituto Giuseppe Ippolito), classe 1963, specializzata in microbiologia e virologia. A loro tre si aggiungono Fabrizio Carletti, esperto nel disegno dei nuovi test molecolari, e Antonino Di Caro che si occupa dei collegamenti sanitari internazionali.

Il ministro Speranza: Orgoglio per il nostro Paese

"Ecco le tre donne italiane che hanno isolato la sequenza del coronavirus. Un orgoglio per il nostro Paese. Attraverso loro ringrazio tutti i ricercatori, medici, infermieri e personale che animano il nostro Servizio Sanitario Nazionale". Cosi' su Facebook il ministro della Salute Roberto Speranza, postando una foto in cui e' insieme alle ricercatrici dello Spallanzani che, tra le prime al mondo, sono riuscite a isolare il coronavirus.

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"Lo Spallanzani sta facendo il giro del mondo, tre ricercatrici hanno isolato il coronarovirus. Grazie a Maria Rosaria Capobianchi, Francesca Colavita, Concetta Castilletti. Tre storie, tre donne che sono un esempio dell'Italia che vogliamo!" ha twittato anche il presidente della Regione Lazio e segretario del Pd, Nicola Zingaretti.

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