Spallanzani: “Guarita dal Coronavirus la coppia di turisti cinesi”
Sciolta la prognosi riservata per la coppia di turisti cinesi ricoverata all'ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma. Buone notizie dall'Istituto nazionale di Malattie Infettive: "Ieri per la prima volta entrambi sono risultati negativi ai test per la ricerca del nuovo coronavirus". I medici hanno sciolto la prognosi dopo ventinove giorni di ricovero. Oggi anche la donna, dopo l'uomo, è stata trasferita dalla Terapia Intensiva al reparto. Le sue condizioni, come quelle del marito, continuano a migliorare, è vigile ed orientata. Entrambi al momento si trovano ricoverati in degenza ordinaria e l'uomo prosegue la riabilitazione.
Trentotto i pazienti ancora ricoverati allo Spallanzani
Dal bollettino odierno dello Spallanzani si apprende che sono 140 in totale i pazienti sottoposti ad oggi ai test per la ricerca del nuovo coronavirus. Di questi, nel dettaglio, 101 sono risultati negativi e sono stati dimessi, mentre 39 pazienti restano ancora ricoverati. Ieri davanti all'Istituto di Malattie Infettive, la Protezione Civile ha allestito delle tende triage, strutture gonfiabili di prima accoglienza, che serviranno a filtrare pazienti sospetti in attesa di essere sottoposti ai test per la ricerca del CoVid-2019. Saranno trentuno previste in tutto il Lazio. L'assessore regionale alla Sanità D'Amato ha chiarito: "Nessun nuovo caso nel Lazio, ma dobbiamo farci trovare pronti".
"Emergenza coronavirus dura fino a primavera inoltrata"
"L'emergenza coronavirus durerà fino a primavera almeno fino a primavera". A dirlo la virologa di fama mondiale Ilaria Capua, tra le voci più autorevoli sul tema, che sui social network ha risposto a numerose domande poste dagli utenti. La virologa rassicura: "A fronte dei casi registrati in Italia in questi giorni, si pouò affermare che ad oggi non si comporta come un virus aggressivo". Già nei giorni scorsi Capua aveva detto a Fanpage.it che questo virus è in realtà molto meno letale di quanto temevano. "Sta circolando da settimane, se non da mesi in Italia e ci abbiamo convissuto già da tempo senza particolari problemi. Ecco perché forse dobbiamo essere meno spaventati di quanto lo siamo ora".