A Roma tutti in fila per sigarette dopo discorso di Conte (ma tabacchi restano aperti)
Panico a Roma dopo il discorso del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha annunciato misure più stringenti in Italia a causa dell'allarme coronavirus. In seguito all'annuncio del blocco totale dell'Italia, centinaia di persone si sono riversate in strada per andare a fare scorta di sigarette dai tabaccai, che si credeva rimassero chiusi a partire da domani per il provvedimento. Ma potete stare tranquilli: i tabaccai rimarranno aperti. Saranno invece chiusi bar e ristoranti (anche se sarà garantito il trasporto a domicilio), negozi e altre attività commerciali. Aperti alimentari, farmacie e parafarmacie. Rimane il divieto di spostarsi se non per motivi di lavoro, salute o necessità.
Coronavirus, misure più dure per l'Italia
Il premier Conte ha comunicato misure ancora più restrittive per fermare il contagio e ha annunciato la nomina di Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, commissario speciale per la Sanità. Non chiudono i negozi di prima necessità, cioè alimentari e farmacie, né si fermano i trasporti. "Ho fatto un patto con la coscienza, al primo posto metto la salute degli italiani – ha dichiarato il premier Conte – La stragrande maggioranza ha risposto alle misure prese in modo straordinario. Era un primo passo, sapevamo che non sarebbe stato l'ultimo. Bisogna procedere gradualmente affinché tutti possano capire cosa stiamo vivendo e ciò che viene richiesto. Questo è il momento di compiere un passo in più". "L'Italia rimane protetta, ma adesso disponiamo la chiusura di tutto. Pub, ristoranti, bar, centri estetici, servizi mensa. Sono garantiti alimentari, farmacie e parafarmacie". I tabaccai, grande interrogativo di questa sera, rimangono aperti.