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Accusato di spaccio di cocaina tossisce in tribunale: rilasciato a piede libero

Il presunto spacciatore è stato rimesso in libertà e denunciato a piede libero dal giudice dopo che ha avuto un accesso di tosse durante l’udienza di convalida dell’arresto a piazzale Clodio, nell’impossibilità di verificare la sua positività al nuovo coronavirus. Il 27enne era stato arrestato nel pomeriggio di lunedì 9 marzo mentre cedeva una dose di cocaina.
A cura di Redazione Roma
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Arrestato per spaccio, tossisce in un'aula del tribunale di Roma a piazzale Clodio, così il giudice lo rimette in libertà per timore che possa essere positivo al nuovo coronavirus. Nell'impossibilità di verificarlo per la mancanza di tamponi in tribunale ma anche in assenza di un protocolla da seguire in questi casi. L'udienza di convalida dell'arresto è stato così sospesa e il presunto pusher è stato rilasciato, nonostante il medico del tribunale intervenuto in aula gli abbia misurato la temperatura verificando che non avesse febbre. La vicenda, che vede protagonista un 27enne di nazionalità tunisina, è stata riportata dalle pagine del Corriere della Sera. Il giovane era stato fermano nel pomeriggio di lunedì 9 marzo a piazza Dante, mentre cedeva una dose di cocaina. Con lui un connazionale di 3o anni, anche lui tratto in arresto, anche lui è stato rilasciato con una denuncia a piede libero.

Nuovo coronavirus: drammatiche rivolte nelle carceri italiane

Dopo quattro giorni in cui le carceri italiane sono state attraversata da violente e drammatiche rivolte, iniziate dopo la sospensione dei colloqui disposta dal governo per limitare il contagio, e in cui si contano 12 decessi tra Modena e Rieti, in molti continuano a chiedere provvedimenti urgenti per limitare gli ingressi in carcere per i detenuti accusati di reati lievi e per svuotare le celle sovraffollate, ricorrendo alle pene alternative e alla detenzione domiciliare e anticipando l'uscita di chi ha una pena residua breve da scontare.

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