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Comunali Roma 2016, Raggi lavorò in una società vicina ad Alemanno: “Ruolo tecnico”

Nel passato della candidata sindaco del M5s a Roma, Virginia Raggi, spunta un ruolo in una società vicina all’ex primo cittadino Gianni Alemanno. Dal Pd arrivano critiche per la scarsa trasparenza della candidata, ma lei replica: “Una comune prassi professionale. Al Pd consiglio cautela, le stanno provando tutte ma noi non arretriamo di un centimetro”.
A cura di Francesco Loiacono
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Nuove rivelazioni – e relativa difesa – sulla candidata del M5s a sindaco di Roma Virginia Raggi. Il suo curriculum è da tempo oggetto di un minuzioso esame alla ricerca di eventuali "macchie" rispetto all'immagine di trasparenza professata. Una ricerca spasmodica scandita da clamorosi falsi scoop (come quello de L'Unità sulla presunta partecipazione della Raggi al video "Meno male che Silvio c'è"), che in questo caso però si arricchisce di un dettaglio confermato, la cui importanza è stata comunque minimizzata dalla diretta interessata.

Raggi presidente di una società vicina ad Alemanno

Il presunto "caso", cavalcato soprattutto dal Pd, è il seguente: Raggi, come riportato dal quotidiano Libero, tra il 2008 e il 2009 è stata presidente di garanzia della società Hgr, operante nel settore del recupero crediti e il cui amministratore delegato e azionista di maggioranza era Gloria Rojo. Il nome potrà non dire molto ai non romani, ma è invece molto noto nelle cronache locali: la Rojo è infatti una delle 41 persone coinvolte nello scandalo Parentopoli all'Ama, cioè una serie di persone assunte nella municipalizzata romana dei rifiuti perché amici o parenti di personaggi del mondo del centrodestra vicini all'ex sindaco Gianni Alemanno.

Esposito (Pd): "Troppe amnesie"

La nuova rivelazione ha spinto molti esponenti del centrosinistra ad attaccare la Raggi, che anche secondo gli ultimi sondaggi di Tecnè risulta la favorita per il Campidoglio. Tra gli interventi più duri quelli del senatore dem Stefano Esposito, ex assessore ai Trasporti nella giunta Marino: "Prima il silenzio su Previti – da neolaureata la Raggi fece il praticantato nello studio del legale vicino a Silvio Berlusconi, ndr – ora spunta il Cda della società vicina ad Alemanno. Le amnesie sul ‘nero' cominciano ad essere troppe da parte del candidato ‘trasparente' del M5S. Qualche parola di chiarezza sarebbe forse necessaria". Critiche anche da Andrea Romano e da un altro senatore del Pd, Raffaele Ranucci.

Raggi: "Una comune prassi professionale"

La replica di Virginia Raggi arriva dalla sua pagina Facebook pubblica: "Nello svolgimento del mio lavoro con lo studio Sammarco mi è stato chiesto di svolgere un ruolo tecnico e di rappresentanza per una società cliente dello studio, la Hgr, senza percepire alcun compenso. Una comune prassi professionale: sono stata presidente di garanzia per Hgr fin quando la società è rimasta cliente dello studio Sammarco. Una volta cessato il rapporto, ho lasciato l’incarico. La Rojo la conobbi proprio come cliente dello studio". Dopo aver chiarito il suo ruolo, la Raggi replica anche alle critiche arrivate dal mondo politico: "Al Pd consiglio cautela. Le state provando tutte, lo capisco, vi sentite sgretolare la terra sotto ai piedi, ma noi non arretriamo di un centimetro. Anzi".

Alemanno: "Mai conosciuta questa società"

Sul caso è intervenuto anche l'ex sindaco Gianni Alemanno con una nota: "Non ho la benché minima idea di cosa sia la società l'Hgr di cui, a detta della stampa, Virginia Raggi sarebbe stata presidente tra il 2008 e il 2009. Non ho dato mai indicazione o consenso a nessuno per costituire una simile società nè ero a conoscenza di questa attività svolta dalla signora Gloria Rojo e da Franco Panzironi. È quindi totalmente destituito di ogni fondamento stabilire qualsiasi collegamento anche indiretto tra il sottoscritto e la società in cui ha operato la dottoressa Virginia Raggi".

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