Comunali Roma 2016: borsino dei candidati al 23 maggio
Mancano meno di due settimane alle elezioni comunali di Roma, previste per domenica 5 giugno, in cui gli elettori saranno chiamati a scegliere il nuovo sindaco della Capitale. Roma Fanpage.it inaugura oggi un ‘borsino' dei quattro candidati più accreditati alla vittoria finale: Virginia Raggi, Roberto Giachetti, Giorgia Meloni e Alfio Marchini.
Virginia Raggi
Entra un militante di corsa ed esclama: "Aho chi ha chiamato i vigili? Che ce stanno a fa le multe. Qua non passano mai". L'ombra dell'ennesimo complotto ordito ai danni del Movimento 5 Stelle si abbatte sul comizio odierno di Virginia Raggi. Chi ha chiamato i vigili? Perché proprio oggi? Fatto sta che i pizzardoni arrivano e cominciano a multare le auto parcheggiate, evidentemente, in sosta vietata. La sala si svuota in pochi secondi. La legalità sarà anche la bandiera del Movimento, ma parcheggiare correttamente potrebbe aiutare i supporter della Raggi a sostenere con più convinzione la loro battaglia. E poi non c'è bisogno di evocare complotti ad ogni angolo, Raggi non ne ha bisogno: è saldamente in testa a tutti i sondaggi e con buone probabilità vincerà, almeno al primo turno. Da evitare, forse, anche i paragoni scontati come quello che la candidata a 5 Stelle ha fatto ieri durante la presentazione del suo piano rifiuti (dettagliato, bisogna dire): “Le discariche e gli inceneritori sono il passato, proprio come i vecchi partiti, mentre il riciclo ed il riuso sono il futuro e sono una risorsa, proprio come i 5 Stelle per questo Paese”.
Giorgia Meloni
Se l'obiettivo di Giorgia Meloni è quello di puntare al secondo turno e quindi di raccogliere anche i voti di Alfio Marchini, dichiarare di voler intitolare una via a Giorgio Almirante non è proprio una grande idea (O forse si? In effetti Francesco Storace sostiene Marchini). "Il 22 maggio ricorre l'anniversario della scomparsa di Giorgio Almirante. Io sono qui per dire che, quando sarò eletta sindaco, uno degli impegni che mi prendo è quello di intitolare una strada di Roma a un uomo che è stato fondamentale nella storia della destra italiana e nella storia della politica italiana", ha detto Meloni. Critiche da sinistra, ma anche da destra con Storace, per l'appunto, che ha detto, in sostanza, che lui è da sempre che chiede una via intitolata allo storico leader del MSI e che Giorgia è giovane e deve pensare alle buche, non ad Almirante.
Alfio Marchini
I sondaggi lo danno in ribasso, sotto anche a Giorgia Meloni. Il ballottaggio è lontanissimo, ma ad Alfio Marchini va riconosciuta una cosa: aver presentato una squadra di assessori credibile e, per quanto possibile, "libera dai partiti", parafrasando i manifesti elettorali dell'imprenditore romano. L'appoggio di Forza Italia e lista Storace non gli ha giovato poi così tanto, ma gli va dato merito di aver mantenuto una certa autonomia dai suoi nuovi sostenitori. A coordinare il team di Marchini sarà Guido Bertolaso, che come coordinatore di una squadra rientra nel ruolo che più gli si confà. Nella squadra ci sono professori, l'ex fondista Manuela Di Centa, l'ex vicesegretario Gianfranco Polillo, un ex generale della Guardia di Finanza e un ex segretario generale del Senato. Tutti ex, ma competenti nel loro campo.
Roberto Giachetti
L'ha promesso e sembra averlo mantenuto, Roberto Giachetti: nessun caminetto, nessuna espressione di corrente o lobby nella lista degli assessori. Così è: sei donne e tre uomini, tutti professionisti ed esponenti della società civile. Tutti tranne Silvia Scozzese, ex assessore al bilancio di Marino ma soprattutto attuale commissario per il rientro del debito di Roma, e Livia Turco, storica dirigente del Pds e poi Ds, ministro (della salute e della solidarietà sociale) in tutti i governi di centrosinistra dal 1996 al 2008. Forse un nome di sinistra per tentare di convincere qualche militante scontento della minoranza interna oppure qualche sostenitore di Stefano Fassina. Poche ore fa, proprio il candidato sindaco di Sinistra Italiana ha comunque negato ogni possibile convergenza su Giachetti al ballottaggio. "Non ci sono le condizioni per sostenerlo", ha detto. Anche Marco Rossi Doria, ex vicesegretario del governo Letta, è stato assessore, come Scozzese, di Ignazio Marino. Lui, al contrario di Scozzese, dopo il rimpasto voluto dal Partito democratico per tentare di salvare l'ex sindaco.