Comunali Roma 2016, Bertolaso: “Fra sei mesi Roma rischia l’emergenza rifiuti come Napoli”
"Da ex esperto di previsioni di catastrofi, dico che fra sei mesi sui rifiuti Roma rischia di ritrovarsi come Napoli". Parola di Guido Bertolaso. "La sentenza del Tar del 7 marzo, accusando la Regione di non aver applicato il piano rifiuti e la normativa europea, impone di smaltire i rifiuti della Regione Lazio dentro la Regione Lazio. Paghiamo la tassa dei rifiuti più alta d’Italia, ma l’Ama non fa altro che trasportare i rifiuti. Bisogna riorganizzare l’azienda. Se siamo al 35 per cento di differenziata oggi a Roma, possiamo stappare lo champagne", ha spiegato il candidato sindaco di Forza Italia alle prossime elezioni comunali di Roma. Per fare la raccolta differenziata porta a porta, ha aggiunto Bertolaso in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, il Comune ha spostato tutto il personale in quei quartieri e questo ha provocato il fatto che negli altri, dice ancora l'ex capo della protezione civile, non svuotano neanche più i cassonetti dei rifiuti. "Forse l’unica cosa intelligente che ha fatto Marino è stata chiudere la discarica di Malagrotta: quella è un’altra bomba ad orologeria, se non la si bonifica", ha aggiunto ancora.
Bertolaso: "Posso anche fare l'assessore di Raggi o Giachetti"
Bertolaso si è detto pronto a fare una staffetta con Alfio Marchini, fare il primo mandato da sindaco e poi lasciargli il posto. Ma non solo: l'ex capo della Protezione civile si è detto disposto anche a fare l'assessore in caso di vittoria di Virginia Raggi o Roberto Giachetti: "Certo, potrei mettere a disposizione la mia professionalità e a dare il mio modestissimo contributo. Giachetti era capo di gabinetto con Rutelli quando io ero commissario per il Giubileo. Ci conosciamo molto bene. Non mi interessa fare lo strapuntino, non voglio visibilità, se non vinco non mi candido alle politiche: parto per qualche continente dove ci sono disastri da gestire. Io voglio che Roma risorga, si rigeneri, che vinca l’uno o l’altro, non importa. Diamo un segnale importantissimo: che Roma non si venda a nessuno, che Roma non diventi l’Africa italiana".
Il problema più grande di Roma? "La disorganizzazione"
Il problema più grande di Roma? Secondo Guido Bertolaso è "la totale disorganizzazione, la delega a non si sa chi per qualsiasi problema. Era già difficile nel 1998-99 gestire il Comune di Roma, ma io all’epoca, quando gestivo il Giubileo, lavoravo con una giunta, la Rutelli, capace e preparata e con scadenze ben precise. Tutti hanno lavorato con grande impegno e i risultati positivi si sono visti per tanti anni: ad esempio, i programmi per i pullman turistici, che mettemmo in atto all’epoca, poi ce li siamo ritrovati negli anni successivi. Poi pian piano le cose sono tornate come prima".