Colpito al volto con un tirapugni, Alessandro è ancora in coma
Un pugno dopo l'altro sul volto, violentissimi. Alessandro De Simone, 27 anni, è ancora in coma in condizioni disperate dopo essere stato aggredito domenica sera in via delle Ancore a Ostia Nuova. Il ragazzo è stato colpito con un tirapugni da un coetaneo, Simone, 25 anni, dopo una litigata per una questione privata, non seria. Alessandro è caduto a terra privo di sensi, battendo forte la testa sull'asfalto. Alla scena hanno assistito alcuni testimoni tra cui la fidanzata del giovane. Sono loro che hanno chiamato i primi soccorsi. Una lunga e disperata corsa in ospedale e poi l'annuncio dei medici: "Coma cerebrale". "I dottori non ci danno speranza", dice la fidanzata del ragazzo.
Un epilogo tragico per una discussione nata per un piccolo furto avvenuto lo scorso 22 giugno. Lei e un'altra ragazza vanno un centro commerciale con una borsa antitaccheggio per tentare un furto. La polizia le ferma e le denuncia. "La portavo io, ma aveva rubato lei, tanto che qualche giorno fa Alessandro le aveva detto: prenditi le tue responsabilità, sono tutti capi tuoi. E lei aveva detto di sì", racconta la giovane a Il Messaggero. Domenica pomeriggio Simone, il fratello dell'altra ragazza, va a cercare Alessandro e lo riempie di pugni. "Ho incrociato Simone, gli ho chiesto Ma Alessandro? e lui me lo ha indicato. Era in una pozza di sangue, l'aveva preso a cazzotti selvaggiamente".