Classifica qualità della vita 2018, Roma crolla all’85esimo posto
A Roma si vive male. Almeno stando ai risultati dell'indagine sulla qualità della vita condotta da ItaliaOggi-Università la Sapienza. La classifica fotografa e certifica un crollo della Capitale, che scivola in un anno dal 67esimo all'85esimo posto perdendo ben 22 posizioni. Un piccolo passo in avanti, invece, lo fa Milano, che passa dal 57esimo al 55esimo posto. Al primo posto c'è, ancora una volta, Bolzano, al secondo posto Trento e al terzo Belluno. Treviso è la provincia più sicura d'Italia, a Trento, Bolzano e Bologna c'è più lavoro e sono le realtà più positive per gli affari, mentre Parma, Siena Trento e Piacenza sono quelle con la migliore offerta scolastica. La salute funziona meglio, invece, a Isernia, Pisa, Ancora, Siena e Milano. In coda alla classifica generale ci sono Vibo Valentia, Catania, Napoli, Siracusa e Palermo.
Il primo esponente politico a commentare la notizia è Maurizio Gasparri, Forza Italia: "Se non fosse bastata la piazza vuota di ieri a Roma, nella imbarazzante manifestazione a sostegno del sindaco, l'indagine di ‘Italia Oggi' sulla qualità della vita nelle province italiane conferma l'assoluta urgenza di mandare a casa Virginia Raggi e dare alla Capitale un governo che la faccia uscire dal gorgo in cui sta precipitando. Nessun alibi dunque, nessuna responsabilità di amministrazioni precedenti. I grillini al governo della Capitale la stanno facendo sprofondare di anno in anno tra degrado, occupazioni, sporcizia, incuria, incompetenza e proposte ridicole". Dello stesso parere la deputata forzista Patrizia Marrocco: "Le sentenze si rispettano, le classifiche si analizzano. Il problema di Roma non era il processo a carico del sindaco, ma la incapacità nell'amministrare dimostrata dalla giunta Raggi. Incapacità attestata dal crollo nella graduatoria della qualità della vita di Italia Oggi. L'anno scorso il sindaco esultò per il passo avanti in classifica, oggi ci aspettiamo che ammetta il crollo. E magari che prenda atto di essere inadatta al ruolo".