Cinghiale ucciso a Frosinone: trovate larve di trichinella, carne pericolosa per la salute
Trovate larve di trichinella in un cinghiale ucciso in una battuta di caccia nel Frusinate. Ora si cerca di rintracciare la carne appartenuta all'esemplare invaso dal parassita dell'intestino, per interdirla al consumo alimentare e distruggerla, perché ritenuta pericolosa per la salute. La trichinella è appunto un parassita intestinale in grado di infettare anche l'uomo e di provocare seri danni all'organismo, fino a condurre in alcuni casi al decesso. A riportare la notizia Il Corriere della Sera che ha anche spiegato come in territorio ciociaro i cinghiali selvatici abbattuti durante la caccia vengono sottoposti al test per verificare l'eventuale presenza di parassiti e prevenire il contagio.
La Asl: "La carne deve essere controllata"
"È opportuno che tutti i cittadini – ha detto a Il Corriere della Sera Roberto Petrucci, direttore del servizio ispezione alimenti di origine animale del Dipartimento prevenzione dell’azienda sanitaria – consumino carni sottoposte a controllo e provenienti dai circuiti ufficiali di distribuzione. Nel territorio controllato dai servizi veterinari non risultano cacciatori autorizzati a rifornire negozi o ristoranti con carni di cinghiali abbattuti a caccia".
Cos'è la trichinellosi
La trichinellosi o trichinosi, come si legge sul portale dell'Epidemiologia per la Sanità Pubblica è una malattia infettiva degli animali causata dall'ingestione di carne cruda o poco cotta derivante da suini, cinghiali ed equini e contenente larve di trichinella. Si tratta di un parassita che inizialmente si localizza a livello intestinale per poi diffondersi nei muscoli. La trasmissione all'uomo avviene esclusivamente per via alimentare, non da persona a persona. I sintomi sono diarrea, dolori muscolari, debolezza, sudorazione, edemi alle palpebre superiori, fastidio e sensibilità alla luce e febbre. Si raccomanda infatti a tal proposito di consumare carne ben cotta.