Ciclista ucciso su via di Boccea, arrestato dopo 2 giorni pirata della strada: ha bruciato l’auto
È stato rintracciato il pirata della strada che la sera del 3 maggio ha travolto e ucciso Giovanni Pala su via di Boccea. Si tratterebbe di un uomo di 35 anni, un operaio padre di due figli, individuato a seguito delle indagini condotte dal Comando Generale e dal Gruppo Monte Mario. L'uomo è stato portato ieri negli uffici di via Consolazione per verificare l'esatta dinamica dei fatti e capire se è effettivamente lui che ha travolto e ucciso il ciclista su via di Boccea. Alle domande degli agenti del corpo di Polizia Locale, ha risposto dicendo di essere stato accecato dal sole e non aver visto il ciclista, e di essere poi scappato per paura.
La macchina bruciata e la denuncia di furto
Dopo l'incidente l'uomo ha bruciato l'auto per non lasciare tracce. Dopodiché la mattina dopo il sinistro ha denunciato il furto della macchina. Ma è proprio questo che lo ha tradito: i vigili urbani hanno stretto subito il cerchio proprio a partire da questo particolare. Che la vettura condotta dal pirata fosse una Fiat Panda era chiaro fin dall'inizio: a causa dello schianto, infatti, il conducente aveva perso uno specchietto. Con la visione delle telecamere di sorveglianza gli agenti hanno ricostruito il tragitto dell'uomo, trovando poi la macchina bruciata poco lontano dal luogo dell'impatto. La denuncia di furto, ha consentito di chiudere il cerchio. Le indagini, durate meno di 48 ore, sono partite la sera della morte di Pala, quando il 64enne è stato trovato cadavere su via di Boccea. Riverso in mezzo alla strada, era stato investito e lasciato lì a morire.
Ciclista travolto su via di Boccea, la dinamica dell'incidente
L'incidente risale alla sera del 3 maggio. Secondo la ricostruzione fatta dai caschi bianchi, sarebbe avvenuto tra le 18.05 e le 19.37. Giovanni Pala era in bicicletta e stava percorrendo via di Boccea quando è stato travolto da una macchina. Il conducente sarebbe passato sopra il corpo dell'uomo e sarebbe poi scappato, cercando di darsi alla fuga e non lasciare traccia. Il corpo del povero 64enne, morto sul colpo mentre stava tornando a casa dalla mamma, con la quale aveva deciso di passare la quarantena, è stato trovato da un ragazzino, che ha iniziato a fare segno alle macchine di fermarsi per chiedere aiuto. Subito sono partite le indagini della Polizia Locale, che dopo due giorni sembra aver trovato il pirata della strada. Che rischia non solo di essere accusato di omicidio stradale nel caso le accuse fossero confermate, ma anche di omissione di soccorso. Rendendo la sua posizione ancora più grave.