Ciclabili a Roma, buche e auto parcheggiate: “Così si scoraggia chi va in bici per la prima volta”
La bici a Roma? È sempre stata considerata un incubo dalla maggior parte delle persone. Non perché non ci fosse la voglia di spostarsi sulle due ruote, anzi. Ma semplicemente perché a Roma le amministrazioni che si sono succedute negli anni non hanno mai posto particolare attenzione alle esigenze dei ciclisti. Il risultato è che nonostante Roma sia una metropoli europea visitata ogni anno da milioni di turisti, finora andare in bici a Roma è stato estremamente difficile. Ciclabili che si interrompono quando meno te lo aspetti, macchine che corrono noncuranti delle persone in bici a bordo strada, buche, tombini e ostacoli vari. E se in tanti sognano di andare a lavoro sulle due ruote, sono pochi i temerari che poi effettivamente saltano sulla bici.
Negli ultimi mesi le cose sono però cambiate. Sia perché c'è più attenzione ai temi dell'ambiente e si è compresa (finalmente) la necessità di inquinare di meno, sia perché la pandemia globale ha imposto di ripensare il tema dei trasporti in modo da non creare assembramenti. E nell'ultimo mese c'è stato un boom di vendite di bici del 200%. Tutti vogliono spostarsi sulle due ruote. Ma è necessario parlare di sicurezza, e Roma ha bisogno di ripensare le sue infrastrutture.
"Prima viene l'infrastruttura, poi l'utente – spiega a Fanpage.it Claudio Mancini, presidente dell'associazione Salvaiciclisti – Questa pandemia può essere un'opportunità nella tragedia, che è quella di ridisegnare e distribuire gli spazi urbani". Sono iniziati i lavori per i 150 chilometri di pista ciclabile voluti dalla sindaca Virginia Raggi per incentivare l'uso delle bici. Rimangono però i vecchi problemi: ci sono buche, tombini, rami caduti e sono disegnate a terra. Senza divisori, le macchine usano le piste come parcheggio. "Questo tipo di infrastruttura potrebbe generare poca fiducia in chi prende la bici per la prima volta – continua Mancini – La giunta Raggi ha fatto un grande passo in avanti nel presentare in anticipo un piano con una parvenza di organicità. Vedremo come sarà quando saranno realizzati tutti e 150 i chilometri".