Chiuso uno degli stabilimenti più famosi della spiaggia di Sabaudia: era abusivo
Abusivo e ampliato senza nessuna autorizzazione concessa dal Comune, dal Parco Nazionale del Circeo, o dalla Regione Lazio. Per questo è stata disposta la chiusura di uno degli stabilimenti più famosi della spiaggia di Sabaudia. Il proprietario, indagato insieme al gestore, aveva fatto costruire gazebo e altre strutture in legno sulla spiaggia che si estendono su un'area dunale di circa 8mila metri quadrati. Il sequestro è stato effettuato dagli uomini del Nipaf (Nucleo di Polizia Ambientale e Forestale), dai forestali di Sabaudia, dai Nas di Latina e dal personale della Asl locale. Il provvedimento è stato invece firmato, come riporta il quotidiano locale Latina Oggi, dal pubblico ministero Giuseppe Milano.
L'attività sulla spiaggia era cominciata come semplice noleggio di ombrelloni e sdraio, ma nel tempo era stata trasformata in un vero stabilimento con strutture, servizi commerciali, bar e palchi per feste sulla spiaggia. Tali strutture e attività non sarebbero state autorizzate da nessun ente. Le dune di sabbia sulla spiaggia di Sabaudia sono protette dal Parco Nazionale del Circeo. Si legge sul sito dell'ente: la Duna costiera del Parco è un ambiente unico in Italia e per questo è tutelato anche dall'Unione Europea. La spiaggia è formata da sabbie sottili e alle sue spalle si innalza il cordone dunale, che raggiunge altezze anche di 27 metri.
La struttura sequestrata è stata aperta nel 2013. Si legge sul sito: "Nell’attrezzatissimo stabilimento balneare potrai prendere il sole o rilassarti sotto i nostri paglioni seminascosti nella duna costiera, oppure, se sei un tipo dinamico potrai praticare diversi tipi di sport".