Chiuse tutte le aree giochi, le opposizioni contro Raggi: “Ma scambiano Roma per un paesello”
Le aree giochi in tutti i giardini pubblici e parchi di Roma rimangono per il momento chiuse. In un'ordinanza firmata dalla sindaca Raggi si legge che il Campidoglio per il momento non può attuare le "specifiche attività di manutenzione e di controllo periodico oltre che di pulizia e verifica delle condizioni igieniche degli arredi e delle attrezzature disponibili". In pratica per il momento queste aree gioco non possono essere controllate e sanificate.
Le opposizioni contro Raggi: "Inadeguata"
Tutte le opposizioni, dal Partito democratico a Fratelli d'Italia e alla Lega, attaccano la sindaca. "È evidente che l'amministrazione, come per bonus affitti e buoni spesa, è in ritardo su tutto e farebbe bene a rimediare nel più breve tempo possibile. Siamo all'inizio della fase di ripresa, dopo mesi di lockdown una fase in cui tutti dovremo imparare a convivere con il virus e la sindaca Raggi si sta dimostrando ancora una volta incapace a svolgere il suo ruolo. Chiudere oggi le aree ludiche perché non si e' in possesso di un piano, certifica che in questi ultimi 70 giorni non si è fatto nulla per predisporre le ripartenze. Invece di emettere ordinanze di chiusura senza limiti di tempo, la Sindaca rimedi subito agli errori della sua amministrazione", fa notare il Partito democratico. "Le aree giochi nei parchi di Roma restano chiuse perché troppo numerose ed impossibili da sanificare. Tra il dire e il fare i bambini sono i primi a subire le conseguenze tra il caos normativo di un dpcm che imporrebbe una sanificazione quotidiana e una supervisione costante e le ordinanze della sindaca Raggi che sanno solo vietare per mancanza di soluzioni. Il Governo non impone di chiudere le aree giochi ma determina degli standard non raggiungibili per l'attuale amministrazione M5s che maschera il divieto dietro alla garanzia di massimi livelli di sicurezza per i bambini, così mentre tutto il Paese si avvia ad una graduale riapertura la sindaca Raggi trova il modo di penalizzare le famiglie, ed i bambini in particolare, proibendo l'utilizzo delle aree ludiche nei Parchi di Roma", spiega il consigliere della Lega Davide Bordoni.
Il capogruppo dei 5 Stelle in Campidoglio, Giuliano Pacetti, difende Raggi: "Le grandi città, comprese quelle amministrate dai loro sindaci, hanno preferito tenerle chiuse. Ma quando si tratta degli altri va tutto bene. Chi oggi blatera sull'argomento dimentica che Roma è la città piu' grande d'Italia e quella che ha il maggior numero di abitanti. Le aree gioco sarebbero frequentatissime dai bambini e una sola sanificazione al giorno non sarebbe di certo sufficiente. Continuano a pensare e a parlare di Roma come se si trattasse di un paesello".