Chiude il Big Bang, storico tempio del reggae: musica troppo alta e lavoratori in nero

Chiude il Big Bang, la storica dancehall reggae di via di Monte Testaccio. I controlli sono scattati dopo le proteste dei residenti per la musica troppo alta e fino a tarda notte. Secondo loro, alcune sere si sentiva anche “fino all’altro lato del Tevere”. Ma quando gli agenti della polizia locale di Roma sono andati al locale per verificare le segnalazioni, hanno riscontrato molti altri problemi. Il locale era formalmente un circolo sportivo culturale, ma in realtà era una vera e propria discoteca con insegne luminose, pubblicità attraverso volantini, pagine su Facebook, sito internet.
Sul libro dei soci sono stati conteggiati quasi 32mila iscritti, ma nel corso del controllo, i tesserati erano solo 129 su 268: meno della metà. Non solo: sei lavoratori su sette erano in nero, il locale si era appropriato di terreni e spazi pubblici, costruendo un tendone-sala da ballo esterno completamente abusivo in una zona sottoposta a vincolo ambientale e paesagistico, le serate si svolgevano senza la licenza della polizia, non emettevano scontrini fiscali, violavano gli obblighi relativi alla contabilità e non avevano apparecchiature per l'emissione dei titoli di accesso. Queste le violazioni che sono state contestate al rappresentante legale e ai soci fondatori dell'associazione. Per questo sono stati multati per 43mila euro.