Chiara, massacrata di botte dal ragazzo. Lo psichiatra: “Era in grado di intendere”

Davide Falcioni, il muratore di 35 anni, che lo scorso 3 febbraio ha ridotto in fin di vita la 19enne Chiara Insidioso Monda “è da ritenersi capace di intendere e di volere”. Lo rivela una perizia psichiatrica affidata al criminologo Fabrizio Iecher su disposizione del gup Giacomo Ebner. L'indagine è stata chiesta nell’ambito del processo abbreviato in cui Falcioni è accusato di maltrattamento aggravato e tentato omicidio. Per lo psichiatra, il muratore “è affetto da disturbo antisociale di personalità in soggetto con pregressi poliabusi di sostanze e presenta disarmonie della personalità, alterazioni di tipo caratteriale legate alla sua indole, tali comunque da non rientrare nel concetto di ‘infermità mentale'”. Per questo motivo, continua il criminologo, “la condizione psichica di Falcioni alla luce della storia clinica, delle risultanze delle indagini psicodiagnostiche, delle modalità che hanno preceduto, accompagnato e seguito il fatto reato del 3 febbraio, non risulta qualitativamente e quantitativamente sufficiente per conferire ‘valore di malattia' al delitto commesso, non presentando detta condizione connotazioni di intensità e gravità tali da pregiudicare totalmente o grandemente le sue capacità intellettive e volitive".
L'aggressione era avvenuta in uno scantinato di un appartamento in via Emilio Costanzi, zona Casal Bernocchi, periferia sud di Roma. La ragazza, dopo 11 mesi di coma, ha fatto importanti progressi. La scorsa settimana, Chiara è stata trasferita dall’ospedale San Camillo – Forlanini al centro di risveglio del Santa Lucia, dove sta iniziando un percorso di recupero. La ragazza, dicono i medici “è passata da coma profondo a coma leggero” perché “muove gli occhi e sorride ai famigliari”.