Charlie Gard, la famiglia crede nella cura del Bambin Gesù: “Può funzionare”
Nell'aprile del 2017, nonostante il volere contrario dei genitori, l'Alta Corte di Londra aveva stabilito che a Charlie Gard, bambino di soli 11 mesi affetto da una rara malattia genetica degenerativa, venissero staccate le spine dei macchinari che lo tengono in vita. Mentre con il passare dei giorni, questa possibilità diventa sempre più concreta, nelle ultime ore l'ospedale Bambin Gesù di Roma aveva proposto alla famiglia Gard di sottoporre il piccolo Charlie ad una cura sperimentale per la sindrome da deplezione del Dna mitocondriale da cui è affetto, che porta ad una progressiva distruzione dei tessuti muscolari.
Incassato il no del Governo britannico al trasferimento del piccolo a Roma, il nosocomio capitolino aveva proposto di portare la cura a Londra, e adesso la famiglia è convinta che possa funzionare. La zia di Charlie, Laura Gard, ha infatti postato su Facebook la lettera inviata alla famiglia dal Bambin Gesù nel quale l'ospedale spiega i criteri della cura sperimentale e le motivazioni secondo la quale potrebbe aiutare il bambino di soli 11 mesi. "Condividete. Questa (la lettera,ndr) mostra che il trattamento non è inutile. Il mondo ha bisogno di saperlo" scrive Laura Gard.