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Cellere, oggi funerali e lutto cittadino per Andrea Paoletti, morto a 22 anni in un incidente

Si terranno oggi nel suo paese i funerali del giovane meccanico morto in un incidente stradale all’alba di domenica sulla strada Commenda tra Viterbo e Marta all’alba di domenica. Lutto cittadino per consentire a tutto il borgo del Viterbese di stringersi attorno alla famiglia del ragazzo. Il sindaco: “Era bravissimo, studioso e impegnato”.
A cura di Redazione Roma
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Andrea Paoletti
Andrea Paoletti

Si terranno nel pomeriggio di oggi – martedì 19 febbraio – i funerali di Andrea Paoletti, il ragazzo di 22 anni morto in un tragico incidente stradale sulla Commenda, la strada che da Viterbo porta a Marta. Biondo, occhi azzurri e tutta la vita davanti, Andrea ha perso la vita sul colpo. Inutile la corsa dell'ambulanza del 118: quando i sanitari giungono sul posto per lui non c'è già più nulla da fare. L'appuntamento è alle 15.30 alla Chiesa Nuova di Cellere, il paese della famiglia di Paolo, un piccolo borgo in provincia di Viterbo di poco più di 1000 persone. Il sindaco ha dichiarato per la giornata di oggi il lutto cittadino: a stringersi attorno a papà Ruggero, mamma Albertina e alla sorella Federica ci sarà l'intera comunità.

L'incidente in cui ha perso la vita Andrea Paoletti

Andrea era molto attivo nel volontariato, in particolare nella Protezione Civile. Impiegato nell'officina di famiglia dopo il diploma conseguito all'istituto tecnico tecnologico "Leonardo da Vinci" di Viterbo. Al momento dell'incidente si trovava alla guida della sua auto, una Ford Fiesta, di cui ha perso il controllo per cause ancora da chiarire, ribaltandosi più volte sulla carreggiata fino a finire fuori strada. A bordo della vettura si trovava anche tre suoi amici, era l'alba e stavano tornando a casa dopo un sabato sera passato insieme. Gli altri giovani sono usciti quasi illesi dall'incidente.

Il ricordo del sindaco di Cellere

Il ricordo di Edoardo Giustiniani, sindaco di Cellere: "Era un ragazzo d’oro, la sua perdita ci ha sconvolto. Siamo addolorati e costernati. A Cellere siamo come una grande famiglia. Quasi 1200 persone. Ci conosciamo tutti, per cui la sua morte è un dramma che coinvolge ognuno di noi. Andrea lo abbiamo visto crescere. Era bravissimo, studiava ed era impegnato nella protezione civile. Siamo vicini alla sua famiglia. Vogliamo fargli arrivare quel calore e quell’abbraccio necessari per andare avanti. Anche se sappiamo che è difficilissimo, perché sono tragedie che ti cambiano la vita. Per sempre”.

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