Catturati in Toscana i due evasi da Rebibbia: “Qualcuno li ha aiutati a lasciare Roma”
Sono riusciti a scappare fino in Toscana e qualcuno, è più di un sospetto da parte degli investigatori, li ha aiutati a lasciare Roma. È finito a Cascina, provincia di Pisa, il tentativo di evasione di Lil Ahmetovic e Davad Zukanovic, che lo scorso 3 giugno sono riusciti a fuggire dal carcere romano di Rebibbia. La dinamica, quella di un film: hanno segato le sbarre della cella e si sono calati con una corda ricavata dal tubo dell'antincendio. Nel corso della mattinata di oggi i carabinieri di Frascati e del nucleo Polizia Penitenziaria, con l'aiuto logistico dei colleghi di Firenze, hanno rintracciato i due rom. Stando alle prime ricostruzioni gli evasi hanno trascorso qualche giorno in provincia di Roma e poi si sono trasferiti in Toscana a bordo di una vettura di grossa cilindrata rubata da una concessionaria della Capitale. "La certezza del coinvolgimento di altri soggetti arriva dal fatto che i due per allontanarsi dal territorio di Roma hanno utilizzato un'auto risultata rubata alcuni giorni prima dell'evasione", ha spiegato il tenente colonnello Ugo Floccher, comandante del Nucelo Investigativo di Frascati. Non sono stati loro dunque a effettuare il furto del mezzo successivamente alla fuga, ma sarebbe invece stato fornito loro da qualcuno. , quindi, ha rubare la macchina, ma qualcuno per conto loro.
I due detenuti saranno interrogati delle prossime ore: chi li ha aiutati?
I due ex-evasi stavano scontando a Rebibbia una condanna per diversi reati contro il patrimonio e sarebbero dovuti rimanere in carcere per nove anni. Al momento si trovano in carcere a Pisa e nelle prossime ore verranno interrogati per ricostruire, in primo luogo, tutti i dettagli della loro evasione da Rebibbia e in secondo luogo chi li ha aiutati a fuggire e come.