Caso scontrini, assolta segretaria di Marino: era stata accusata di coprire il sindaco
Aggiornamento: l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino è stato assolto in via definitiva per insussistenza del fatto per l’accusa di peculato in relazione all’utilizzo della carta di credito concessa a fini istituzionali da Roma Capitale (la cosiddetta vicenda “scontrini”).
Assolta perché "il fatto non sussiste". Claudia Cirillo, l'ex segretaria di Ignazio Marino ai tempi in cui era sindaco, era finita sotto processo in merito all'affaire dei famosi "scontrini". Secondo l'accusa, la donna avrebbe coperto Marino dicendo che era andata a cena con lui, quando l'ex sindaco avrebbe usato in realtà la carta di credito del Comune di Roma per le sue spese personali. Dopo che la Cassazione ha assolto il chirurgo genovese dall'accusa di peculato, adesso è arrivata l'assoluzione anche per la segretaria. Lo riporta Il Corriere della Sera. Quella cena per parlare di lavoro tra Cirillo e Marino c'è effettivamente stata, senza contare che il gup ha precisato che non vi sarebbe stato motivo per la donna di mentire e rischiare una condanna per coprire la cena del sindaco con un parente. Si conclude così, con una piena assoluzione, una vicenda giudiziaria che per la donna è durata quattro anni.
Il caso scontrini e l'assoluzione di Marino
Il 27 luglio 2013 Ignazio Marino e Claudia Cirillo sono andati a cena al ristorante per parlare del coordinamento del comitato scientifico della Città della Scienza. Secondo l'accusa, invece, Marino avrebbe usato la carta del Comune di Roma per mangiare insieme ai propri parenti, e non per discutere di lavoro. E così Cirillo era stata accusata di false dichiarazioni: la condanna richiesta dal pm per lei era di sei mesi. Adesso questo capitolo giudiziario della sua vita è finito: il gup ha deciso che la segretaria non ha mai mentito. Assolto definitivamente in Cassazione anche Ignazio Marino, dopo che la sentenza della Corte d'Appello aveva ribaltato quella del giudice di primo grado, condannato l'ex sindaco a due anni per peculato. Adesso, con l'assoluzione della segretaria, il ‘caso scontrini' può dirsi definitivamente chiuso.