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Casal Bruciato come Torre Maura, residenti contro l’arrivo dei rom: “Vi tiriamo una bomba”

Un gruppetto di residenti del quartiere romano di Casal Bruciato ha protestano contro l’arrivo di una famiglia rom in una casa popolare in via Sebastiano Satta. Sul posto sono arrivati anche diversi militanti di CasaPound che hanno organizzato una manifestazione per domani. “Siamo stati chiamati dai residenti”, hanno detto.
A cura di Enrico Tata
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Residenti protestano a Casal Bruciato - foto Facebook
Residenti protestano a Casal Bruciato – foto Facebook

Casal Bruciato dista sette chilometri da Torre Maura. Entrambi i quartieri si trovano alla periferia est di Roma e il primo rischia ora di rivivere quanto già accaduto nel secondo. Perché oggi un gruppetto di residenti ha protestano contro l'arrivo di una famiglia rom in via Sebastiano Satta. Quattordici persone provenienti dal campo de La Barbuta andranno ad abitare in una casa popolare di circa cento metri quadrati al civico 20. A scortare il nucleo familiare sono intervenuti sul posto quaranta tra poliziotti, carabinieri e vigili urbani, ma sul posto sono già arrivati, come già successo a Torre Maura, diversi attivisti di CasaPound. "A meno di un mese di distanza dall'assegnazione di un alloggio popolare ad una famiglia rom in via Facchinetti, Casal Bruciato è di nuovo meta delle assegnazioni dettate dal finto buonismo che applica la giunta comunale targata Raggi. Questa volta ci troviamo in via Satta 20, gli inquilini del palazzo non ci stanno a fare da spalla ad una politica che mette davanti a tutti immigrati e rom dimenticando gli italiani e i quartieri periferici rendendoli veri e propri ghetti",  ha commentato su Facebook Stefano Borrelli, esponente del coordinamento d'azione del IV municipio

CasaPound organizza una manifestazione di protesta

I militanti di CasaPound dicono di essere stati "chiamati dai cittadini", "I residenti sono esasperati perché un altro alloggio comunale  è stato assegnato ad una famiglia rom proveniente dal campo ‘la Barbuta' a meno di un mese dal nostro ultimo intervento nel quartiere. La famiglia è un nucleo di 14 persone che rientra nel progetto inclusione del comune di Roma. Questo è inaccettabile, nelle case devono andare famiglie italiane. Queste assegnazioni sono un danno non solo sociale ma anche economico per chi vive lì e  per chi ha pagato di tasca propria soldi per riscattare la casa che adesso perderà valore di mercato: ma voi la vorreste una famiglia rom sul pianerottolo di casa?", sostengono gli attivisti del movimento di estrema destra in un video pubblicato su Facebook.  Per domani è prevista una manifestazione promossa da CasaPound contro l'assegnazione dell'alloggio alla famiglia, che denuncia minacce da parte dei residenti. "Vi tiriamo una bomba", avrebbe detto qualcuno ai membri del nucleo familiare rom. "Non possiamo uscire e abbiamo paura", riferisce il capofamiglia, padre di dodici figli.

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