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Capocotta, sequestrati chioschi abusivi sulla spiaggia

Questa mattina sono stati sequestrati altri cinque chioschi alla spiaggia di Capocotta. I vigili sono intervenuti alla spiaggia libera comunale, tra il chilometro 8 e il chilometro dieci della litoranea Ostia-Anzio, agli stabilimenti dar Zagaja, Mediterranea, Oasi Naturista, Porto di Enea e Mecs Village.
A cura di En.Ta.
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Continua la battaglia contro l'abusivismo sulle spiagge del litorale romano. Questa mattina sono stati sequestrati altri cinque chioschi alla spiaggia di Capocotta. I vigili sono intervenuti alla spiaggia libera comunale, tra il chilometro 8 e il chilometro dieci della litoranea Ostia-Anzio, agli stabilimenti dar Zagaja, Mediterranea, Oasi Naturista, Porto di Enea e Mecs Village. Il 28 gennaio era toccato al chiosco Settimo Cielo. Una ventina di agenti, coordinati dal comandante Antonio Di Maggio, hanno posto i sigilli alle strutture come sequestro preventivo concordato con il commissario del X Municipio, Domenico Vulpiani, e la Procura della Repubblica di Roma.

I chioschi, realizzati nel 1999 dal Comune di Roma, sono stati affidati in gestione a privati che però avrebbero ampliato abusivamente le strutture con coperture e piattaforme di legno. La convenzione, tra l'altro, è scaduta a luglio 2015. La spiaggia di Capocotta, una delle ultime spiagge con dune mediterranee del Lazio, è tutelata come sito di interesse comunitario. Questa estate la stessa operazione era stata effettuata sulla spiaggia di Castelporziano. Anche in quel caso furono sgomberati e sequestrati diversi chioschi abusivi sulla spiaggia. Anche ad Ostia, sempre a luglio, il Comune è riuscito a far aprire alcuni varchi di accesso al mare nel cosiddetto "lungomuro" degli stabilimenti del Lido.

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