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Caos a Roma: si dimettono il direttore generale e l’amministratore unico dell’Atac

Dopo le dimissioni dell’assessore al Bilancio Marcello Minenna e del capo di gabinetto Carla Romana Raineri, la giunta guidata da Virginia Raggi si trova alle prese con un’altra grana: il direttore generale e l’amministratore unico dell’Atac, Marco Rettighieri e Armando Brandolese, si sono dimessi. Rettighieri aveva anticipato la sua decisione con una polemica lettera indirizzata all’assessore ai Trasporti, Linda Meleo.
A cura di Francesco Loiacono
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Marco Rettighieri (LaPresse)
Marco Rettighieri (LaPresse)

Non è solo la giunta guidata da Virginia Raggi a perdere pezzi. Dopo le dimissioni dell'assessore al Bilancio Marcello Minenna e del capo di gabinetto Carla Romana Raineri, anche l'Atac, la municipalizzata che gestisce il trasporto pubblico della Capitale, deve fronteggiare due importanti defezioni: dopo i rumors circolati ieri sembra infatti che il direttore generale Marco Rettighieri abbia formalizzato questa mattina le sue dimissioni. Lo ha rivelato l'Ansa, aggiungendo che Rettighieri non è il solo ad andare via: anche l'amministratore unico dell'Atac, Armando Brandolese, avrebbe preso la stessa decisione formalizzando anche lui in mattinata le dimissioni.

L'azienda di trasporto pubblico della Capitale si trova così senza vertici, proprio in un periodo critico: a settembre la Capitale si ripopola, riaprono scuole e uffici e aumenta il numero di passeggeri dei mezzi pubblici. Una situazione che imporrà al sindaco e alla giunta di trovare presto nuovi vertici per l'Atac, come d'altronde era già emerso dopo le polemiche seguite alla lettera di fuoco inviata da Rettighieri all'assessore ai Trasporti Linda Meleo, resa poi pubblica dal senatore Pd Stefano Esposito.

Nella missiva Rettighieri affermava che non vi fossero le condizioni per andare avanti, denunciando ingerenze della giunta in alcuni spostamenti di personale e sottolineando come non fossero ancora arrivati i 18 milioni di euro promessi dalla giunta a metà agosto. L'assessore Minenna aveva smentito Rettighieri: poi però anche lui si è dimesso, abbandonando una nave, il Campidoglio targato Cinque stelle, che attraversa forse la prima seria tempesta dalla vittoria alle scorse amministrative.

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