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Canile lager tra Cerveteri e Cineto Romano, rubavano e torturavano cani: arrestate tre persone

I carabinieri hanno sequestrato un allevamento lager tra Cerveteri e Cineto Romano, in provincia di Roma e denunciato a piede libero tre persone per i reati di traffico di cani e maltrattamento. Rubavano e torturavano cani di razza per poi rivenderli. Togliere il microchip agli animali per non renderli riconoscibili, con pratiche illegali e dolorose.
A cura di Alessia Rabbai
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Il canile abusivo sequestrato a Civitavecchia
Il canile abusivo sequestrato a Civitavecchia

Rubavano cani di razza e li torturavano, in allevamenti lager abusivi tra Cerveteri e Cineto Romano, per poi rivenderli nel territorio della provincia di Roma. I carabinieri di Cerveteri hanno denunciato in stato di libertà alla Procura delle Repubblica di Civitavecchia tre persone per i reati di traffico di cani, ricettazione e maltrattamenti sugli animali, oltre a detenzione abusiva di armi e di munizioni. Si tratta di R.C. 58enne, C.S. 36enne e 40enne. Il blitz dei militari è scattato all'alba di questa mattina, domenica 25 novembre, dopo un'attività d'indagine che ha permesso di ricostruire come i tre uomini commissionavano i furti di cani di razza, per lo più da caccia, per poi rivenderli ai loro clienti, per un giro di affari di diverse decine di migliaia di euro.

Seviziavano cani di razza

I responsabili avevano studiato nei minimi dettagli tutte le operazioni necessarie per non essere scoperti. Una volta appropriatisi dei cani, infatti, toglievano i microchip in maniera illegale, senza la dovuta assistenza di alcun veterinario, sottoponendo così i cani a torture e sevizie di inaudita crudeltà, tanto che gli animali che non riuscivano a essere immessi nel mercato in nero venivano uccisi.

Il blitz nell'allevamento lager

I militari hanno trovato 54 cani, di cui 15 cuccioli, chiusi in gabbie costruite con reti metalliche, in gravissime condizioni igieniche, molti malati e malnutriti. Oltre agli animali, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato numerosi farmaci per uso veterinario, bisturi, siringhe monouso per impianto di microchip con i quali gli animali venivano resi irrintracciabili, e un collare in grado di emanare scariche elettriche tramite comando a distanza. Purtroppo, sul luogo sono state rinvenute anche le carcasse dei cani morti, di volatili e di un cinghiale cacciati di frodo.

Le perquisizioni

Durante le perquisizioni i militari hanno trovato in possesso del 58enne un fucile marca Franchi calibro 12, con matricola contraffatta e 100 cartucce dello stesso calibro. Per questo reato, l’uomo è stato anche arrestato e condotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari, dove si trova a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Allevamento lager sequestrato

Una vicenda da incubo che, fortunatamente, grazie ai carabinieri si è conclusa con il lieto fine. L'allevamento è stato sequestrato e i cani sono stati affidati al canile di Cineto Romano e in attesa di restituiti ai legittimi proprietari, saranno ospitati, nei prossimi giorni, da alcune associazioni volontarie che si sono messe a disposizione.

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