Campo rom di via Salone, blitz per roghi tossici: 4 indagati e 19 arresti
Smaltivano illegalmente rifiuti, bruciandoli all'interno del campo rom di via Salone. Da questa mattina lunedì 30 luglio i vigili urbani di Roma Capitale sono impegnati in un'operazione nella periferia est di Roma. Gli agenti hanno arrestato 4 persone. Si tratta di un sodalizio criminale che incendiava e in alcuni casi curava il trasporto dei rifiuti, anche speciali, per conto di alcune ditte italiane. Le indagini condotte dai gruppo Sicurezza Pubblica Emergenziale e Comando Generale, sono iniziate a febbraio 2017 e sono partite delle numerose denunce, presentate dai cittadini residenti che segnalavano la presenza di denso fumo nero e odore acre, cosa che notavano ogni giorno con cadenza regolare provenire dal campo. I risultati sono emersi grazie alle attività tecniche di investigazione coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, nella figura del sostituto procuratore Desirè di Gironimo e del procuratore aggiunto Nunzia D' Elia. Sono ben 19, invece, i nomi iscritti nel registro degli indagati, che dovranno rispondere di reati ambientali e smaltimento illecito di rifiuti. Eseguiti anche 5 sequestri dei relativi furgoni in uso al gruppo criminale.
Un autoparco all'interno del campo rom
All'interno del campo nomadi il gruppo criminale aveva allestito un vero e proprio ‘autoparco' a disposizione del clan per svolgere i propri affari con intensa attività quotidiana. Uno dei mezzi era munito di braccio meccanico per lo spostamento e il trasporto di rifiuti particolarmente ingombranti e pesanti, come fusti di olii esausti o solventi o prodotti chimici. Le operazioni, che hanno visto impiegati gli uomini dei gruppi Spe, Pso, Gpit, Tuscolano e VI Torri, dirette sul posto dal Comandante Generale Antonio Di Maggio, sono tutt'ora in fase di svolgimento.