Camorra, confermate le condanne per la banda del “Pijamose tutta Roma”

Il loro motto era ‘Pijamose tutta Roma' e il loro mondo, prima di essere incastrati dai carabinieri del Nos, era quello del traffico degli stupefacenti di cui volevano diventare i Re della Capitale. Sono definitive le condanne per il gruppo di malavitosi riconducibili alla Nuova Camorra Romana. La prima sezione penale della Corte di Cassazione, modificando solo alcune pene inflitte in corte di appello, ha inflitto 13 anni e 10 mesi di reclusione a Paolo Abate, ridotto di un anno (11 anni e 3 mesi definitivi) la condanna già comminata a Giuseppe Molisso, ritenuto il capo dell'organizzazione, confermato le pene già attribuite a Fabio Nicoli (8 anni e sei mesi), Simone Savini (9 anni) e Gianluca Zagame (6 anni). Annullata senza rinvio, per non aver commesso il fatto, la condanna a 15 anni inflitta a Gabriele Cipolloni. A sgominare l'organizzazione, attiva tra Centocelle e Tor Bellamonaca era stata un'inchiesta del pm Luca Tescaroli e dei carabinieri del Ros.