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Calci in testa e pugni in pancia alla ragazza incinta: lei denuncia, gli amici omertosi lo difendono

Il ragazzo, non nuovo a episodi di violenza contro la compagna, è stato arrestato e portato in carcere a Regina Coeli. Lei è stata prima portata in ospedale con contusioni multiple, e poi accompagnata in una struttura protetta. Le persone presenti in casa avevano detto che non era successo nulla, ma i lividi sul volto della giovane hanno smentito la loro versione.
A cura di Natascia Grbic
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Ancora un caso di violenza sulle donne da parte di uomini conviventi, drammi familiari che non dovrebbero esistere e che invece sono all'ordine del giorno. Questa volta è accaduto ieri sera in un appartamento di via Borgotrecase: a chiamare il 112 questa volta è stata proprio la vittima, stanca delle percosse e delle minacce del compagno. Incinta, è stata colpita con violenza all'addome, rischiando di perdere il bambino: e forse proprio quest'ultima violenza, non meno odiosa delle altre, le ha fatto decidere di rivolgersi alla polizia e denunciare l'uomo. Sul posto sono giunti gli agenti del commissariato Spinaceto e del reparto Volanti: nell'appartamento, oltre alla vittima e al 29enne violento che l'aveva appena picchiata, c'erano altre persone. Che hanno difeso il ragazzo, smentendo la versione della donna.

Un comportamento ignobile, omertoso e che la dice lunga su quale sia la percezione nel nostro paese delle violenze in famiglia. Persone che avrebbero potuto dare una mano alla ragazza e al suo futuro bambino che invece hanno girato la testa dall'altra parte, difendendo anzi quel 29enne che ha fatto del male alla compagna. "Non c'è stata nessuna lite, non è accaduto nulla", hanno dichiarato agli agenti. Falsità che sono venute alla luce quando la vittima è uscita dal bagno, dove si era nascosta, con i lividi delle botte ricevute ben visibili sul volto.

La donna ha raccontato agli agenti delle angherie e dei soprusi cui era costretta da tempo. Non era la prima volta che il 29enne, dipendente da alcol e droga, la picchiava. Anche questa volta, prendendo a pretesto un motivo molto banale, l'ha colpita con dei calci in testa e all'addome, rischiando di farle perdere il bambino. Il 29enne si era nascosto nella sua camera da letto: durante la perquisizione in casa sono stati trovati documenti falsi e alcune carte di credito rubate e intestate a persone che ne avevano denunciato il furto. Il ragazzo, che alle spalle ha numerosi precedenti di polizia, è stato arrestato e portato in carcere a Regina Coeli: dovrà rispondere delle accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate, indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi e per ricettazione.

La ragazza è stata portata in ospedale: ha riportato contusioni multiple a causa delle percosse. Ha denunciato l'ex compagno ed è stata collocata in una struttura protetta. Lui non saprà mai dov'è.

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