Caccia all’uomo ad Aprilia, escluso pestaggio prolungato: ma nel video appare una pistola
Non ci sarebbe stato un "pestaggio prolungato", ma la situazione sarebbe "sfuggita di mano". Questa l'ipotesi, al momento, più accreditata per gli investigatori sulla vicenda del presunto ladro morto ieri sera al termine di un inseguimento da parte di tre persone a bordo di un'automobile. Maggiore chiarezza è attesa dall'autopsia sul corpo della vittima, e chissà che non possa esserci una svolta nel caso.
"Siamo assolutamente certi che non ci sia stato un pestaggio prolungato": queste le parole di Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Latina dei carabinieri. Si lavora, insomma, all'ipotesi che vedrebbe come causa della morte dell'uomo come un "incidente", o meglio che l'uomo sia stato colpito da un calcio o con un pugno, quando la situazione sarebbe "sfuggita di mano" ai tre inseguitori. I tre, tutti italiani, avrebbero inseguito l'automobile con a bordo la vittima, di origine marocchina, ed una seconda persona, tutt'ora ricercata, convinti che si trattassi di ladri. Ma non si tratterebbe di persone facenti parte di una ronda.
"Non abbiamo mai avuto notizie di ronde in quel quartiere, anche se la pronta reattività di quei condomini è da capire ed è oggetto del nostro approfondimento", ha infatti aggiunto Vitagliano. Dal video delle telecamere di videosorveglianza presenti all'esterno di un bar poco distante dal luogo dell'incidente, si noterebbe infatti la presenza di una pistola nelle mani di uno degli inseguitori.