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C’è l’amianto a scuola: 600 alunni della Crispi di Monteverde restano a casa

Amianto nel cortile della Scuola Crispi di Monteverde Vecchio. Oggi 600 bambini sono dovuti tornare a casa dopo la decisione dell’assessore municipale di sospendere le lezioni.
A cura di Enrico Tata
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Al ritorno delle vacanze estive, due settimane fa, gli alunni della scuola Crispi di Monteverde vecchio, Roma, hanno trovato frammenti di lamiere di amianto accatastate nel cortile interno. Sono i resti di vecchi cassoni installati sul tetto dell'edificio scolastico. Per diversi giorni i bambini della scuola dell'infanzia non sono potuti uscire per giocare all'aperto, ma la situazione sembrava essersi sbloccata: sabato era infatti previsto l'intervento della ditta che si doveva occupare dello smaltimento, ma i rifiuti pericolosi sono stati solamente spostati di nuovo sul terrazzo della scuola.

Botta e risposta tra Municipio (a guida M5s) e Regione

Il 20 settembre così recitava una nota del Municipio XII: "Si rende noto che, a seguito dello smantellamento dell’amianto presente presso la Scuola Crispi, si è provveduto a stoccare il materiale rimosso e debitamente incapsulato presso il cortile della scuola. Il Municipio è in attesa dello sblocco dei finanziamenti regionali per poter procedere alla rimozione dello stesso. Fintanto che la Regione Lazio, già sollecitata più volte dal Municipio Roma XII, non provvederà a sbloccare i suddetti fondi, la fruizione del cortile non sarà consentita al fine di garantire la sicurezza degli alunni". Oggi la Regione, tramite l’assessora regionale al Bilancio, Alessandra Sartore, ha risposto ufficialmente: "I fondi non sono stati sbloccati a causa del mancato invio da parte del Municipio/Comune della documentazione richiesta, ai sensi di quanto stabilito dalla Delibera di Giunta Regionale n. 42 del 10 febbraio 2015".

Ieri il presidente della commissione scuola del municipio, Domenico Basile, scriveva su Facebook: "In seguito alle segnalazioni di molti genitori ed insegnanti della Crispi, che segnalavano uno spostamento delle capsule di amianto dal cortile al soffitto, operazioni che sono state anche confermate dalla ditta che le ha effettuate; poichè tale iniziativa non ha avuto alcuna autorizzazione da parte della direzione tecnica del municipio XII; benchè avessi avuto nella mattinata di sabato rassicurazione da parte della ASL sul fatto che le capsule contenenti amianto fossero fatte secondo le norme, e quindi non potevano contaminare l'area del cortile in cui erano depositate; poichè la ditta era stata richiamata d'urgenza per trasferire tali capsule in discarica e non sul soffitto; ho comunque segnalato tale criticità all'assessore ai lavori pubblici del municipio XII ingegner Andronico, il quale ha ritenuto indispensabile emanare una direttiva urgente nella quale viene richiesta alla ASL un sopralluogo urgente per valutare la sicurezza degli imballaggi contenenti materiale in amianto in seguito agli spostamenti".

Questa mattina la decisione: la scuola resterà chiusa. Il municipio ha diramato una nota urgente in cui spiega i motivi della chiusura:

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