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Buona Scuola, esplode la protesta: le maestre occupano la scuola elementare

Oggi, le maestre, i bidelli e i genitori delle scuole elementari Leonardo da Vinci e Principe di Savoia, quartiere San Paolo, hanno deciso di occupare la scuola, contro “l’opera di devastazione della scuola pubblica statale” e per “il diritto dei bambini ad un’istruzione di qualità”.
A cura di En.Ta.
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San Paolo, scuole elementari Leonardo da Vinci e Principe di Piemonte. “Occupiamo(ci)”, scrivono le maestre sui cartelloni attaccati davanti l’entrata delle scuole. Oggi, le maestre, i bidelli e i genitori dei due plessi hanno deciso di occupare la scuola, contro "l'opera di devastazione della scuola pubblica statale" e per "il diritto dei bambini ad un'istruzione di qualità". Una protesta contro la riforma sulla “Buona Scuola” del Governo Renzi, che sarà un’occasione per proporre agli alunni alcune “attività alternative”. Dalle ore 9.30 alle 16.30 nelle aule di via Ostiense e largo Leonardo da Vinci si terranno lezioni di didattica alternativa con la partecipazione dei genitori. Alle 17 bambini, insegnanti e genitori si sposteranno tutti nella sede del Leonardo da Vinci per un dibattito sui temi della scuola. Per i piccoli verranno organizzati laboratori di burattini, origami, musica, giocoleria, danze popolari, una partita di calcetto.

"Nelle scuole Principe di Piemonte e Leonardo da Vinci, a fronte dei 58 docenti necessari per le nostre 30 classi tutte funzionanti a tempo pieno (dalle 8,30 alle 16,30), per l'anno scolastico 2015-2016, ne sono stati assegnati soltanto 54 – scrivono – Ciò comporterà la necessità di una riduzione dell'orario di frequenza dei bambini con una gravissima ricaduta sull'organizzazione delle famiglie che hanno iscritto i propri figli nelle classi a tempo pieno". "Dal prossimo anno scolastico – inoltre – non sarà più possibile mettere in atto azioni efficaci di recupero didattico per i bambini in difficoltà d'apprendimento, organizzare sia le attività laboratoriali, teatrali, creative, fondamentali per l'apprendimento dei bambini, sia le uscite didattiche. La scuola primaria sta così tornando indietro di cinquant'anni". Quel che chiedono è che ad ogni classe vengano assegnati due insegnanti così come previsto dalla legge.

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